La strategia di penetrazione nel mercato mobile
Perplexity AI ha avviato negoziazioni con i produttori di dispositivi mobili per preinstallare il proprio browser Comet direttamente sugli smartphone. L'approccio della startup californiana punta a sfruttare quello che nel settore viene definito "browser stickiness", ovvero la tendenza degli utenti a continuare a utilizzare il browser che trovano già installato sui loro dispositivi. Come ha spiegato il CEO e co-fondatore Aravind Srinivas in una recente intervista, "non è facile convincere i produttori di dispositivi mobili a sostituire Chrome con Comet come browser predefinito".
I dati di Statcounter mostrano quanto sia complessa questa sfida: oltre alla quota dominante di Chrome, Apple e Samsung detengono insieme un ulteriore 24% del mercato mobile dei browser. Questo lascia pochissimo spazio per nuovi entranti, rendendo la strategia di Perplexity particolarmente ambiziosa.
Un browser che ripensa l'interazione con il web
Comet non è semplicemente un altro browser, ma rappresenta un tentativo di reimaginare completamente come gli utenti interagiscono con le informazioni online. Attualmente disponibile solo in versione beta per desktop, il browser integra direttamente l'intelligenza artificiale di Perplexity, permettendo agli utenti di porre domande sui propri dati personali, sulla cronologia di navigazione e sulle email. Le funzionalità si estendono fino alla programmazione automatica di riunioni e alla gestione di attività complesse.
La roadmap della compagnia prevede una fase di stabilizzazione con alcune centinaia di migliaia di tester iniziali, seguita da un'espansione massiccia che dovrebbe portare il browser a "decine o centinaia di milioni" di utenti durante il 2026. Questa tempistica riflette la complessità tecnica di sviluppare un browser con capacità di AI agente, in grado cioè di prendere decisioni e svolgere compiti con minima supervisione umana.
La corsa verso l'intelligenza artificiale integrata
Perplexity non è sola in questa trasformazione del panorama dei browser. OpenAI, l'azienda dietro ChatGPT, starebbe sviluppando un proprio browser dotato di capacità di AI agente, capace di automatizzare operazioni complesse come la prenotazione di viaggi o la gestione delle finanze personali. Questa convergenza di interessi da parte dei principali attori dell'intelligenza artificiale suggerisce che il settore si stia dirigendo verso una fondamentale ristrutturazione del modo in cui concepiamo la navigazione web.
I precedenti della compagnia mostrano già una strategia di integrazione hardware: ad aprile erano emersi rapporti di negoziazioni con Samsung e Motorola per integrare la tecnologia di Perplexity direttamente nei loro smartphone. Questi accordi rappresenterebbero un passo cruciale verso la realizzazione dell'ambizioso piano di espansione.
L'impatto sul marketing digitale tradizionale
La diffusione di strumenti di ricerca potenziati dall'AI sta già ridisegnando le regole del gioco per le piccole e medie imprese che dipendono dal marketing digitale. Il modello SEO tradizionale, basato sul posizionamento nei risultati di ricerca di Google, sta perdendo efficacia man mano che gli strumenti di ricerca intelligente dominano la fase di scoperta dei contenuti.
Come osserva Joy Youell, proprietaria di Winsome Marketing: "Il gioco SEO tradizionale si sta sgretolando. Le PMI non possono più affidarsi semplicemente al posizionamento per determinate parole chiave. Dovranno concentrarsi sulla visibilità all'interno delle piattaforme di AI generativa, attraverso dati strutturati, elenchi verificati o integrazioni tramite plugin, API o partnership". Questa trasformazione rappresenta una delle conseguenze più immediate e tangibili dell'evoluzione tecnologica che browser come Comet promettono di accelerare.