L'intelligenza artificiale sta diventando sempre più "brava" ed efficiente a svolgere attività, ma non è in grado di replicare aspetti prettamente umani come l'empatia, l'intelligenza emotiva e la leadership.
Quello che può fare, però, è supportare i leader aziendali per aiutarli a massimizzare il valore delle interazioni coi propri dipendenti. David Henkin, autore per Forbes, spiega che l'IA può aiutare i responsabili a capire meglio i team, anticipare i loro bisogni e personalizzare le interazioni con essi.
I sistemi di IA possono analizzare i pattern di comportamento del singolo dipendente e le sue performance per aiutare i leader a comprendere come motivarlo o anticipare possibili punti critici. Conoscere a fondo un collaboratore aiuta i responsabili ad approcciarsi al meglio con esso, creare un rapporto di fiducia e aiutarlo a esprimere le sue capacità.
L'intelligenza artificiale migliora anche il processo di feedback: i sistemi intelligenti riescono ad analizzare lo stile di comunicazione del singolo e identificare potenziali incomprensioni, suggerendo parole o intere frasi che si adattano ai diversi individui. In questo modo è possibile fornire dei riscontri utili a far crescere dipendenti e interi team, senza portarli sulla difensiva.
L'IA consente di capire l'umore di email e messaggi e di comprendere lo stato d'animo dei dipendenti analizzando le sue espressioni facciali in tempo reale. I leader possono sfruttare queste funzionalità per rispondere prontamente a situazioni difficili in cui il dipendente si sente estraniato o frustrato, fornendogli supporto immediato e personalizzato.
Un bravo leader non è solo quello in grado di trovare le risposte a un problema, ma anche di porre le domande giuste. L'IA può assistere i responsabili aiutandoli a individuare le informazioni più rilevanti di un pattern comportamentale o di una conversazione, approfondendole per scoprire nuovi punti di vista che sbloccano opportunità prima nascoste.
Infine, l'intelligenza artificiale aiuta i leader a esprimere la propria creatività aiutandoli a trovare nuove idee per il business o soluzioni non convenzionali a problemi che affliggono l'azienda, per poi condividerle con i team e renderli partecipi dei processi decisionali.
Procedere con cautela
L'IA, per quanto utile, va sempre considerata come un tool a supporto delle capacità umane e non in sostituzione di esse, soprattutto quando si parla di empatia e connessioni umane.
Nell'usare gli strumenti di IA, i leader devono assicurarsi di gestire i problemi etici impostando linee guida rigorose riguardo l'uso dei dati e lo sviluppo dei modelli. I responsabili devono inoltre impegnarsi a scegliere tool che si basano su modelli di IA trasparenti, i cui risultati sono spiegabili, e condividere il processo decisionale coi team.
L'introduzione di tool di IA per migliorare le relazioni tra leader e dipendenti può far paura a questi ultimi, già spaventati per la possibilità di essere sostituiti dalle macchine; è per questo che i leader dovrebbero procedere con cautela, fornendo alla forza lavoro gli strumenti adatti per comprendere il cambiamento e sviluppare nuove skill che li aiutino a sfruttare i nuovi tool al meglio, senza rimanerne travolti.
Per garantire un uso corretto di questi strumenti è consigliabile cominciare con progetti contenuti che coinvolgano aree specifiche, per esempio quella del customer service o della gestione dei talenti, e in seguito ampliare il raggio d'azione.
I leader devono dare priorità alle considerazioni etiche derivanti dall'uso di questi tool, gestendo i rischi per quanto possibile, e scegliere strumenti user-friendly che si allineano ai valori e alla cultura aziendali.
Il futuro della leadership aziendale vede una collaborazione più stretta tra l'uomo e la macchina e per questo bisogna prepararsi adeguatamente al cambiamento. Formare il personale affinché interagisca coi tool di IA, introdurre strumenti che diano priorità ai bisogni umani e coinvolgere i team nel processo decisionale sono passi fondamentali per garantire il successo dei leader.