Qlik, fornitore di soluzioni di business intelligence, ha presentato il suo "Generative AI Benchmark Report", un'indagine sull'IA generativa che ha approfondito l'approccio delle aziende alle nuove tecnologie e come le stanno utilizzando per migliorare i data fabric.
Il report ha coinvolto 200 dirigenti, VP e direttori C-level di aziende Global 2000 e ha evidenziato che, dopo un entusiasmo iniziale per l'IA generativa, i leader sono diventati consapevoli delle sfide da affrontare e stanno elaborando le strategie migliore per sfruttare appieno il potenziale della tecnologia.
Da un lato molte imprese usano l'intelligenza artificiale per aumentare l'efficienza e tenere testa alla concorrenza, ma dall'altro hanno bisogno di indicazioni su dove iniziare e su come adottarla rapidamente.
"Il potenziale dell'AI generativa ha scatenato un'ondata di interesse e di investimenti sia per gli strumenti discreti, sia per le tecnologie che aiutano le organizzazioni a gestire il rischio, abbracciare la complessità e scalare l'AI generativa e l'AI tradizionale per l'impatto", ha dichiarato James Fisher, Chief Strategy Officer di Qlik.
"Il nostro report Generative AI Benchmark mostra chiaramente che le aziende leader comprendono che questi strumenti devono essere supportati da una base dati affidabile. Questa base di dati alimenta le intuizioni e i casi d'uso avanzati in cui la potenza dell'AI generativa e dell'AI tradizionale insieme prendono vita".
La corsa all'IA generativa
I leader si aspettano che l'IA generativa possa estendere la potenza dell'IA tradizionale a tutti i dipendenti per ottenere informazioni più approfondite e risolvere i problemi più velocemente.
Gli investimenti in questa tecnologia continuano a crescere: il 79% degli intervistati ha acquistato strumenti di IA generativa o investito in nuovi progetti e il 31% afferma di voler spendere più di 10 milioni di dollari in iniziative di IA generativa entro il prossimo anno.
Il rischio però è che questi investimenti non producano i frutti sperati, considerando che il 44% delle organizzazioni ha affermato di non avere una chiara strategia in merito.
In merito agli usi dell'IA generativa, il 68% dei rispondenti ha dichiarato di voler sfruttare modelli pubblici o open source perfezionati con dati proprietari, e il 45% sta valutando anche la possibilità di costruire modelli da zero.
Le aziende sono preoccupate per lo più per la sicurezza e la governance dei dati e sono consapevoli di aver bisogno di aiuto per l'integrazione e l'uso dei modelli: il 60% dei leader intervistati ha detto di volersi affidare a competenze di terze parti per colmare il divario di competenze.
I data fabric al centro della strategia aziendale
Secondo i risultati del report, molte aziende vedono i data fabric come un aiuto fondamentale per mitigare i problemi dell'IA generativa. La maggior parte delle imprese, però, ha riconosciuto che propri i data fabric non sono pronti per affrontare l'IA generativa, e solo il 20% ritiene che sia attrezzato per le nuove tecnologie.
Il 73% degli intervistati prevede di aumentare la spesa per le tecnologie che supportano i data fabric, in particolare per gestire i volumi di dati che, con l'introduzione dell'IA generativa, sono destinati ad aumentare.
Le imprese investiranno principalmente sulla governance dei dati, l'integrazione delle informazione e la business intelligence per creare un data fabric che supporti l'IA generativa e abiliti il successo aziendale.
A prescindere dalla strategia scelta per l'adozione dell'IA, è opportuno definire una base di dati solida e di qualità e processi di gestione robusti per sfruttare tutti i benefici delle nuove tecnologie.