I dati sono la risorsa più preziosa per le organizzazioni, ma spesso comportano alcuni problemi di gestione che possono minare il successo del business. La continua crescita del volume delle informazioni mette le imprese in difficoltà, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei costi e dei rischi di conformità.
Domenico Iacono, Sales Engineer, Team Lead Italy & Spain di Commvault, riporta che, secondo i dati IDC, entro il 2025 l'80% dei dati sarà non strutturato e sarà quindi fondamentale gestire il ciclo di vita delle informazioni e monitorare il budget dello storage.
Iacono sottolinea che i dati non strutturati hanno pesano notevolmente sugli equilibri aziendali: queste informazioni hanno un valore latente elevato, ma le imprese non hanno ancora capito come utilizzarli in maniera efficace; questo problema viene definito "dark data", ovvero dati "oscuri" che non vengono sfruttati a vantaggio del business.
Il processo di profilazione del rischio diventa fondamentale quando si ha a che fare con i dark data, non solo per rispettare le leggi sulla privacy e le policy per la conservazione dei dati, ma anche per gestire efficacemente le minacce come violazioni e furti.
Le imprese devono identificare il luogo in cui le informazioni sono memorizzate, di che tipo sono e definire un piano di esecuzione per gestire i dati nell'ambiente. Organizzare le informazioni significa concentrarsi sul loro valore e ottimizzare i costi di archiviazione.
Generalmente la scelta migliore per l'archiviazione è una soluzione ibrida che sfrutta i vantaggi della memorizzazione on-premise a quelli del cloud, in base al valore e al modello di utilizzo dei dati.
L'approccio olistico per ridurre il profilo di rischio
Iacono spiega che le aziende considerate "pronte per i dati" sono quelle che, oltre ad archiviare in maniera efficace i dati, mettono in pratica una pianificazione preventiva per la gestione del rischio e sono in grado di aggiornare i profili di rischio in tempo reale.
Questo obiettivo viene raggiunto seguendo un approccio olistico che mira a comprendere a fondo il panorama dei dati di un'organizzazione per identificarne e classificarne i diversi tipi, siano essi strutturati, non strutturati od oscuri.
La gestione intelligente dei dati comprende l'automazione e l'orchestrazione dei suoi processi per semplificare le attività principali, riducendo il tempo e le risorse necessari. L'approccio comporta strategie di protezione dei dati come il backup, il ripristino e l'archiviazione.
Adottare una strategia olistica per gestire i dati permette di far progredire il business grazie sbloccando il valore delle informazioni.
I dati consentono di approfondire la conoscenza di clienti, mercato e operazioni e dare una nuova spinta all'innovazione, bilanciando le opportunità con la conformità a normative e standard per non introdurre nuovi rischi.