L'intelligenza artificiale ha attecchito in ogni ambito e anche l'Insurtech sta adottando questa tecnologia per trasformarsi. Secondo "Claims (Re) Generation: le potenzialità dell’IA Generativa nella gestione dei sinistri, tra benefici e rischi" studio realizzato da EY in collaborazione con Italian Insurtech Association, il 67% degli attori assicurativi italiani sta svolgendo o sta pianificando progetti pilota di IA generativa.
Gli intervistati, 25 player assicurativi tra cui compagnie, insurtech e broker presenti sul mercato italiano, sottolineano di aver già ottenuto importanti benefici dall'adozione dell'IA, legati in particolare all'aumento di produttività e dell'efficienza operativa (88%), alla riduzione dei costi operativi (63%), a un miglioramento della relazione con la clientela (50%) e a un miglior supporto alla gestione dei rischi e prevenzioni delle frodi assicurative.
Proprio la gestione dei sinistri è emerso come il caso d'uso più rilevante della GenAI per gli attori assicurativi: la maggior parte degli intervistati (72%) considera "rilevante" o "estremamente rilevante" il ruolo di questa tecnologia nell'individuare i sinistri fraudolenti; a seguire c'è l'adozione di ChatBot o Virtual Assistant in fase di denuncia del sinistro (68%) e l'uso di un consulente virtuale a supporto del liquidatore e per la valutazione automatica del danno (55%).
"Dall'indagine abbiamo potuto riscontrare che quasi la totalità del campione (96%) definisce l’impatto dell’introduzione dell’IA generativa in ambito sinistri come significativo o rivoluzionario, rendendo i claims di gran lunga il processo più impattato della catena del valore assicurativa. Le aziende pensano, infatti, che otterranno un beneficio maggiore nell’apertura del sinistro (72%) e nei processi di antifrode (82%)" ha affermato Marco Concordati, Partner Insurance di EY. "È altresì visibile come, seppure per la quasi totalità del campione analizzato l’introduzione dell’IA Generativa rappresenti una vera e propria rivoluzione, al momento solo il 21% dei player riferisce di aver già implementato in produzione questa tecnologia nella gestione dei sinistri. Sintomo che abbiamo bisogno di tempo prima di toccare con mano tutti i miglioramenti che questa tecnologia può fornire al settore".
Gli intervistati in effetti evidenziano anche una serie di preoccupazioni legate alla tecnologia: per il 71% di essi il rischio maggiore è ottenere un output scorretto a causa di errori, allucinazioni e bias, mentre per il 63% i rischi sono per lo più legati a temi legali e di compliance, e per il 54% sono di natura etica. Un 17% afferma inoltre che ci sono rischi di natura cyber, come gli attacchi finalizzati allo sfruttamento di vulnerabilità del modello per alterare i risultati.
Tuttavia, secondo il sondaggio, i benefici legati all'uso dell'IA generativa superano significativamente i rischi.
"Ad oggi nel 2024 sono stati 50 mln gli euro investiti in IA da parte dei player e questo numero è destinato ad arrivare a €140 mln nel 2026. Nella gestione dei sinistri l'IA sarà fondamentale per accorciare i tempi di indennizzo, aumentando la vicinanza e l’accuratezza della compagnia nei confronti dell’assicurato" ha commentato Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di IIA. "In questo modo si potrà velocizzare l’iter di richieste e aumentare al contempo la fidelizzazione dei clienti. Con l’uso dell’IA Generativa il comparto assicurativo crescerà e l’Italia potrà livellarsi al pari degli altri Stati dove il settore ha un peso specifico maggiore".