News Intelligenza Artificiale in ospedale e medici scettici
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30/10/2024

Capita che le persone, anche i medici che lavorano in ospedale, non si fidino dell’IA. Ecco come favorire un migliore rapporto con questa tecnologia

Intelligenza Artificiale in ospedale e medici scettici

L'intelligenza artificiale in ospedale può essere molto utile in diverse aree chiave. A partire dalle corsie e dai laboratori di analisi, dove può offrire una lettura più veloce, precisa e affidabile di alcuni referti, tra cui quelli radiologici. Ad oggi, strumenti basati su IA hanno già dato ottimi risultati per l’analisi radiografica del tumore al seno o per lo screening della retinopatia diabetica, per esempio.

Inoltre, l’IA si dimostra efficace negli uffici amministrativi ospedalieri, per snellire operazioni lunghe e ripetitive come quelle che riguardano la compilazione delle cartelle, delle diagnosi e delle prescrizioni.

Lo scetticismo di alcuni medici e di parte del personale ospedaliero, però, rappresenta un ostacolo all’implementazione dell’IA. In questi casi leader e manager possono prendere in mano la situazione per aprire le porte al cambiamento. Ecco come.

Facilitare l'ingresso dell'IA in ospedale

Come sottolinea la dottoressa Ainsley MacLean, Chief Medical Information Officer di Kaiser Permanente, è fondamentale che gli strumenti basati su Intelligenza Artificiale non siano pensati per sostituirsi all’esperienza e alle competenze dei medici. Devono, invece, essere usati con lungimiranza per semplificare i processi in modo etico e responsabile.

Queste due premesse possono concretamente facilitare l’ingresso dell’IA in strutture complesse e fondamentali per il benessere sociale come quelle ospedaliere.

Servono pensiero strategico e pianificazione

Attenzione: dietro l’implementazione dell’IA in ospedale deve esserci un pensiero strategico, e bisogna essere consapevoli del fatto che ci vogliono molti mesi per passare dal progetto a un reale utilizzo dell’IA nelle strutture sanitarie.

Il primo passaggio, generalmente, richiede una fase di sperimentazione. Pochi medici molto ben predisposti all’uso della tecnologia devono essere favorevoli a testarla sul lavoro per alcuni mesi. Queste persone possono essere identificate tramite sondaggi e interviste interne.

Dopodiché, raccolti feedback e suggerimenti, se la direzione è quella giusta, si può passare alla fase successiva e ampliare la sperimentazione. Un fattore chiave perché tutto vada per il meglio è la formazione. Tutti coloro che devono usare l’IA in ospedale devono sapere come farlo al meglio e quali sono i limiti degli strumenti che vengono messi a loro disposizione.

Freepik AI
strumenti AI per l'ospedale

Dato che l'IA è ancora nelle sue fasi iniziali nell'assistenza sanitaria, leader e manager dovrebbero considerarla uno strumento opzionale per i professionisti medici, non obbligatorio” consiglia inoltre MacLean.  

L’IA in ospedale dà assistenza a medici e pazienti

In alcune strutture ospedaliere italiane, l’IA è in fase di sperimentazione per diminuire il rischio di cadute nei pazienti con mobilità ridotta. In diverse realtà sanitarie UE viene utilizzata per facilitare il triage in Pronto Soccorso. Oppure per identificare più facilmente i pazienti che corrono un rischio maggiore di ammalarsi gravemente.

L’IA diventa pure uno strumento che facilita le comunicazioni segnalando ai medici i messaggi urgenti da parte dei pazienti. In generale, lì dove ci sono flussi di lavoro macchinosi che andrebbero semplificati, l’IA può portare un vantaggio significativo.

L'intelligenza artificiale diventa, quindi, un assistente ospedaliero, non un sostituto delle competenze e delle abilità dei professionisti. 

Come scegliere gli strumenti IA giusti?

Scegliere quale sistema di IA usare nella singola struttura ospedaliera non è facile né scontato. A seconda del budget a disposizione e degli obiettivi da raggiungere è possibile affidarsi a diverse soluzioni già esistenti sul mercato. Oppure (e si tratta certamente di una opzione più costosa) sviluppare strumenti su misura affidandosi a partnership con fornitori specializzati.

È fondamentale, infine, che gli strumenti IA scelti o sviluppati si integrino con le cartelle cliniche elettroniche (EMR), rispettino le norme in materia di privacy e sicurezza dei dati e siano adatti a essere usati da tutti dopo una breve formazione specifica.

 

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