Si parla spesso di quanto l'intelligenza artificiale sia in grado di aiutare i dipendenti con il loro lavoro: occupandosi dei task più meccanici e ripetitivi, questa tecnologia consente alla forza lavoro di dedicarsi alle attività a più alto valore, rendendola più produttiva e soddisfatta delle proprie mansioni.
Un recente studio di Upwork Research Institute e Workplace Intelligence ha però evidenziato il contrario: il 77% dei dipendenti intervistati ha affermato che i tool di IA hanno diminuito la loro produttività e anche aumentato il carico di lavoro; inoltre, quasi la metà degli intervistati che usa l'IA ha dichiarato che non ha idea di come aumentare la propria produttività.
Il report evidenzia una profonda spaccatura tra l'ottimismo dei leader aziendali e la percezione dei dipendenti: la quasi totalità dei membri della C-suite (96%) prevede che l'IA aumenterà i livelli di produttività aziendali, e il 46% delle compagnie sta incoraggiando l'uso di questi tool.
Le aspettative dei leader non stanno affatto aiutando i dipendenti, anzi: il 71% di essi afferma di essere in burnout e quasi due terzi faticano a soddisfare le esigenze crescenti dei propri datori di lavoro.
I leader sono consapevoli di queste difficoltà (69%), e l'84% afferma con sicurezza che la propria compagnia dà più valore al benessere dei dipendenti che alla loro produttività; nonostante ciò, la forza lavoro si dichiara al limite e ancora non vede nell'IA un aiuto concreto.
Gran parte dei dipendenti (65%) si dice comunque fiduciosa nelle capacità dell'IA di migliorare il modo di lavorare, ma questa fiducia non si traduce poi in riscontri effettivi.
I motivi di questa difficoltà sono diversi: in parte, i leader aziendali sovrastimano le conoscenze dei dipendenti in tema di IA e pensano che siano del tutto pronti ad affrontare il cambiamento; d'altra parte, un errore molto comune che fanno le aziende è quello di integrare l'intelligenza artificiale in sistemi e modelli di lavoro obsoleti che non sono in grado di stare al passo con le esigenze delle nuove tecnologie.
Ciò che ne deriva è un ampio gap tra gli obiettivi dei leader e la capacità dei dipendenti di stare al passo con i desideri aziendali di innovazione e produttività.
"La nostra ricerca dimostra che introdurre nuove tecnologie in modelli di lavoro e sistemi obsoleti impedisce di sbloccare il pieno valore produttivo atteso dell'IA" ha affermato Kelly Monahan, managing director dell'Upwork Research Institute, come riportato da Edward Segal.
"Anche se è di certo possibile per l'IA migliorare la produttività e contemporaneamente migliorare il benessere dei dipendenti, questo risultato richiede una trasformazione profonda in come organizziamo il talento e il lavoro" ha aggiunto Monahan.
Affrontare gli ostacoli iniziali per innovare con l'IA
Imporre l'intelligenza artificiale dall'alto senza una preparazione adeguata dei sistemi e soprattutto della forza lavoro porta inevitabilmente a grosse difficoltà che, se non risolte subito, possono rendere inutili gli investimenti nelle nuove tecnologie.
Contatta da Segal, Stephanie Alston, CEO di BCG Enterprises, ha affermato che "L'implementazione dei tool di IA spesso richiede una formazione estesa. I dipendenti devono imparare a usare i nuovi sistemi, il che richiede molto tempo e li distoglie dalle loro responsabilità".
I risultati emersi dallo studio evidenziano che molti leader si aspettano che l'IA risolva immediatamente i problemi più complessi: sono aspettative irrealistiche che, quando non vengono soddisfatte, diventano un peso per i dipendenti, ai quali viene richiesto indirettamente di riempire quel gap.
Ciò porta inevitabilmente a un importante innalzamento dei livelli di stress: la forza lavoro si sente pressata dalle aspettative dei leader e non riesce a soddisfarle perché non è in grado di usare i tool di IA.
È perciò essenziale formare in modo adeguato i dipendenti prima di introdurre gli strumenti di intelligenza artificiale e raccogliere feedback continuamente, adattando l'approccio di integrazione in base alle loro esigenze.
La difficoltà però non sta solo nel formare la forza lavoro: è importante scegliere gli strumenti giusti che possano effettivamente aumentare la produttività dei dipendenti e che non richiedano un monitoraggio eccessivo, altrimenti il rischio è di rendere inefficaci gli sforzi dei collaboratori.
L'entusiasmo nei confronti dell'IA sta portando i leader a introdurre nuovi tool in azienda senza sondare il terreno; è fondamentale invece investire sulla formazione dei dipendenti, creare canali di comunicazione efficaci con loro per valutare gli impatti dell'integrazione in corso d'opera e predisporre un'architettura adeguata all'IA.