L'IA sta trasformando ogni settore e le compagnie hanno compreso l'importanza di integrare questa tecnologia per aumentare la produttività della propria forza lavoro. Anche il mondo della consulenza può beneficiare ampiamente dell'IA, offrendo servizi più avanzati e permettendo ai professionisti del settore di svolgere i loro compiti con più facilità.
Tra le compagnie di consulenza che stanno sfruttando meglio l'IA generativa a proprio vantaggio c'è Boston Consulting Group. Bernard Marr, autore per Forbes, spiega che questa tecnologia viene usata nel gruppo per numerosi caso d'uso, aiutando i consulenti a svolgere il loro lavoro in maniera più veloce ed efficiente.
Un esempio è l'uso dell'IA generativa per velocizzare il processo di analisi dei candidati, valutandoli in base ai colloqui svolti: se prima bisognava trascrivere le conversazioni e individuare i punti chiave a mano, un lavoro che spesso richiedeva intere settimana, ora i tool di IA possono svolgere le stesse attività in pochissimo tempo, generando report e presentazioni che consentono di individuare i candidati più promettenti.
La firma mette a disposizione di ogni dipendente la versione enterprise di GPT e i consulenti possono sviluppare un assistente personale che li aiuti per task specifici, migliorando la produttività. Marr riporta che, a oggi, sono stati creati più di 3.000 assistenti, ognuno dedicato ad attività specifiche come il riassunto della documentazione o task più amministrativi.
Boston Consulting Group ha inoltre sviluppato Gene, un'IA conversazionale pensata per interagire con i clienti e per la creazione di contenuti. Nato per essere un "co-conduttore" del podcast "Imagine this" della compagnia, il tool si è evoluto per coinvolgere clienti e un pubblico più ampio anche durante gli eventi live del gruppo.
L'IA migliora il lavoro dei consulenti
La compagnia ha eseguito uno studio per misurare l'impatto dell'IA generativa sul lavoro dei consulenti; dall'analisi è emerso che per i task più meccanici e ripetitivi, la produttività è aumentata del 30-40% per i nuovi assunti e del 20-30% per i consulenti rodati.
Lo studio ha inoltre evidenziato che il 90% dei partecipanti ha ottenuto un miglioramento delle performance durante i task più creativi.
Nel caso di task di problem solving più complessi, però, i partecipanti, fidandosi degli output del tool, hanno sperimentato una diminuzione del 23% nelle performance rispetto a chi non aveva usato l'IA generativa; ciò evidenzia la necessità di individuare le migliori aree di azione per il tool e comprenderne i limiti.
Gestire i rischi del tool
Consapevole dei rischi associati all'uso di Gene e di GPT, Boston Consulting Group ha messo in campo una serie di controlli per mitigarli. Oltre a perfezionare il funzionamento dei modelli sulla base dei feedback dei consulenti, il gruppo ha imposto una review attenta degli output e un monitoraggio continuo.
Paul Michelman, redattore capo della firma, sottolinea inoltre l'importanza di rendere noto ai clienti quando si sta utilizzando un tool di IA. "Pensiamo che sia molto importante essere chiari quando si usa la tecnologia. E due, evitare l'antropomorfizzazione". Questo approccio è stato applicato in particolare a Gene: la voce dell'assistente è volutamente androgina e leggermente robotica, affinché sia distinguibile da quella umana.
Il futuro della consulenza
Vlad Lukic, Managing Director e Senior Partner della firma, ritiene che l'IA ha il potenziale di rivoluzionare il mondo della consulenza: secondo Lukic, entro il prossimo decennio il 50% dei task sarà automatizzato e i consulenti potranno dedicarsi con più attenzione ad attività di gestione e al rapporto con i clienti.
Lukic sottolinea due importanti aspetti: l'era dell'IA è cominciata e non bisogna farsi prendere in contropiede o attendere troppo, ma cominciare subito a integrarla nei propri processi costruendo le strutture di governance più adeguate; in secondo luogo, è fondamentale coinvolgere l'intera organizzazione nel processo, aiutando i dipendenti a sviluppare le skill giuste per lavorare fianco a fianco con l'IA.
L'esempio di Boston Consulting Group conferma la capacità dell'IA di rendere più efficiente il lavoro e aumentare la soddisfazione dei dipendenti. Rimanendo consapevoli dei limiti della tecnologia, è possibile integrarla nei processi per migliorarli e dare una nuova spinta al business e all'innovazione.