Nel panorama finanziario globale, i pagamenti business-to-business rappresentano l'infrastruttura nascosta che consente alle aziende di funzionare quotidianamente. Tuttavia, mentre i consumatori si sono abituati a pagare con un semplice tocco del telefono o attraverso app istantanee, il mondo dei pagamenti aziendali continua a navigare in acque decisamente più complesse. La trasformazione digitale che ha rivoluzionato l'esperienza di pagamento dei privati si scontra ancora oggi con la resistenza di un ecosistema B2B caratterizzato da processi frammentati e sistemi obsoleti.
Il paradosso della semplicità analogica
Quando si analizza il mercato americano dei pagamenti aziendali, emerge un dato sorprendente: quasi il 40% delle transazioni B2B avviene ancora tramite assegni cartacei. Questo fenomeno non rappresenta semplicemente una resistenza al cambiamento, ma piuttosto la persistenza di un metodo che, nella sua semplicità, riesce ancora a superare molte soluzioni digitali frammentate.
Murray Sharp, vicepresidente senior del settore commerciale B2B di Nuvei, spiega questa dinamica con una prospettiva pragmatica: "In ultima analisi, accetterai sempre un assegno. È quasi universale. Tutti hanno un indirizzo o una casella postale. Non hai necessariamente bisogno di tecnologia per accettare un assegno."
La sfida principale risiede nel fatto che i pagamenti B2B non sono mai semplici trasferimenti di denaro. Ogni transazione porta con sé un carico di informazioni, contesti e obbligazioni che devono essere gestiti simultaneamente da due sistemi aziendali spesso incompatibili tra loro.
I costi nascosti dell'efficienza apparente
Dietro l'etichetta di "gratuito" che spesso accompagna alcuni metodi di pagamento si nasconde una realtà economica ben diversa. I trasferimenti ACH, pur essendo teoricamente privi di commissioni dirette, possono generare costi operativi considerevoli legati alla riconciliazione manuale dei dati.
"Se parliamo di un pagamento ACH push, probabilmente dovrai assumere due o tre persone nel back office per riconciliare quei pagamenti", osserva Sharp. La separazione tra il movimento del denaro e i dati di rimessa, spesso inviati via email o attraverso portali separati, trasforma quello che dovrebbe essere un processo automatizzato in un'operazione manuale costosa e soggetta a errori.
Questo scenario si complica ulteriormente quando si considera la "fatica dei portali" che affligge molte relazioni commerciali. Acquirenti e fornitori si trovano spesso in un braccio di ferro digitale: i primi vogliono che i secondi inseriscano le fatture nei loro sistemi, mentre i fornitori preferiscono che i clienti utilizzino le loro piattaforme di pagamento.
L'esperienza integrata come soluzione
La vera rivoluzione nei pagamenti B2B potrebbe non arrivare dall'innovazione nei canali di pagamento stessi, ma dall'integrazione profonda di questi strumenti nei sistemi gestionali delle aziende. Nuvei sta puntando su esperienze embedded che collegano direttamente i flussi di pagamento ai sistemi ERP, permettendo a fatture, pagamenti e riconciliazione di procedere in sincronia.
"Quando combini i binari con l'esperienza software, non è più la stessa cosa", sottolinea Sharp. "Stiamo vedendo clienti disposti a pagare commissioni più alte per un'esperienza integrata che offre loro i risultati che cercano."
Questa trasformazione include servizi a valore aggiunto come la validazione istantanea dei conti per ridurre errori e frodi, il salvataggio delle credenziali di pagamento e un'esperienza unificata dove tutti i tipi di pagamento vengono tracciati in un unico sistema.
Il futuro dei dati intelligenti
La modernizzazione definitiva dei pagamenti B2B dipenderà meno dalla velocità di regolamento e più dalla connettività piattaforma-a-piattaforma. Il valore reale risiede nei dati che abilitano automazione, trasparenza e precisione, trasformando i pagamenti in parte di uno scambio informativo più ricco.
"Le aziende vogliono fare affari con aziende che rendono tutto facile", conclude Sharp. Tuttavia, costruire questa facilità rimane una sfida complessa che richiede non solo gli strumenti tecnologici appropriati, ma anche la volontà di cambiare processi consolidati e l'educazione necessaria per abbracciare nuovi paradigmi operativi.