Tecnologia Rischio trust? Gli hyperscaler domineranno il 61% dei datacenter
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30/06/2025

La domanda di cloud e AI accelera l'espansione mentre la quota on-premise scende al 22%

Rischio trust? Gli hyperscaler domineranno il 61% dei datacenter

Nel panorama tecnologico globale si sta consumando una trasformazione silenziosa ma radicale: entro il 2030, i colossi dell'hyperscale computing controlleranno oltre la metà di tutta la capacità dei datacenter mondiali, relegando l'infrastruttura aziendale tradizionale a una quota residuale. Questa metamorfosi, alimentata dall'esplosione dell'intelligenza artificiale e dei servizi cloud, sta ridisegnando completamente l'architettura digitale del pianeta. I numeri parlano chiaro: Amazon Web Services, Microsoft, Google e Meta stanno espandendo la loro presenza a ritmi vertiginosi, moltiplicando per nove volte la loro capacità rispetto ai livelli attuali.

Il ribaltamento della bilancia tecnologica

La situazione attuale fotografa già un cambiamento in corso: alla fine del 2023, gli hyperscaler detenevano il 44% della capacità globale dei datacenter, con una peculiarità significativa. La metà di questa quota è rappresentata da strutture costruite e possedute direttamente dalle aziende stesse, mentre il resto viene affittato. L'infrastruttura on-premises delle aziende tradizionali occupa il 34% del totale, con il rimanente 22% rappresentato dalla capacità di colocation.

Questo scenario segna un'inversione drammatica rispetto al 2018, quando le implementazioni on-premises rappresentavano il 56% di tutta la capacità dei "bit barn" globali. La crescita dell'infrastruttura aziendale tradizionale non si è fermata, anzi continua ad espandersi grazie agli investimenti in server GPU per l'elaborazione AI, ma viene letteralmente travolta dal ritmo di espansione degli hyperscaler.

Geografia della potenza computazionale

L'analisi di Synergy Research Group rivela differenze geografiche significative nella distribuzione della capacità. John Dinsdale, analista capo della società di ricerca, sottolinea come "la capacità dei datacenter di proprietà degli hyperscaler sia molto più prevalente negli Stati Uniti rispetto alle regioni EMEA o APAC". Tuttavia, tutte le aree geografiche stanno seguendo la stessa direzione: crescita annuale a doppia cifra della capacità complessiva dei datacenter e un aumento di almeno il 20% annuo della porzione controllata dagli hyperscaler.

Entro il 2030, l'infrastruttura on-premises scenderà al 22% del totale globale

I servizi cloud e le altre piattaforme digitali rappresentano i motori principali di questa espansione, con la corsa alle infrastrutture per l'intelligenza artificiale che fornisce una spinta aggiuntiva decisiva. La capacità complessiva continuerà a crescere rapidamente fino alla fine del decennio, con previsioni che vedono la capacità hyperscale triplicare nei prossimi anni.

Ombre sul boom dell'intelligenza artificiale

Nonostante le previsioni ottimistiche, non mancano le voci di cautela nel settore. L'assunto implicito di queste proiezioni è che l'hype dell'AI continui a guidare gli investimenti che alimentano tutta questa nuova infrastruttura. Tuttavia, alcuni esperti del settore mettono in guardia sui rischi di surriscaldamento del mercato dei datacenter.

Fabrice Coquio, direttore generale europeo di Digital Realty, e Robin Li, CEO di Baidu, hanno espresso preoccupazioni simili. Li ha descritto il settore dell'AI come una "bolla inevitabile", paragonandola al boom-and-bust delle dotcom della fine degli anni '90. Questi avvertimenti suggeriscono che la crescita esplosiva attuale potrebbe non essere sostenibile nel lungo periodo, sollevando interrogativi sulla stabilità futura di questo mercato in rapida espansione.

La trasformazione in atto rappresenta molto più di un semplice cambiamento nelle quote di mercato: indica una ridefinizione fondamentale di come la potenza computazionale viene distribuita e controllata a livello globale, con implicazioni profonde per l'autonomia tecnologica delle aziende e dei paesi.

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