News HR tech trasforma il business: come convincere i CEO
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07/08/2025

Difficoltà a giustificare gli investimenti in HR tech? Per le PMI ogni euro conta: dimostrare un ROI solido è essenziale per una strategia efficace.

HR tech trasforma il business: come convincere i CEO

Mentre le piccole e medie imprese italiane si preparano ai bilanci di fine anno, emerge un paradosso significativo nel panorama aziendale contemporaneo. Nonostante il capitale umano rappresenti spesso l'asset più prezioso per queste realtà, la maggior parte dei dirigenti continua a considerare le risorse umane come un centro di costo piuttosto che come un motore strategico di crescita. Questa mentalità sta creando un divario pericoloso tra le potenzialità delle aziende e i risultati che effettivamente riescono a ottenere nel mercato competitivo odierno.

Una ricerca recente ha rivelato dati allarmanti: il 64% delle PMI destina meno dell'1% del fatturato annuale agli investimenti in tecnologie HR, mentre un terzo di queste aziende opera praticamente senza alcun supporto tecnologico per la gestione delle risorse umane. Questa carenza tecnologica costringe i team HR a sprecare ore preziose in attività amministrative ripetitive, sottraendo tempo fondamentale alle iniziative che potrebbero realmente trasformare l'engagement dei dipendenti e, di conseguenza, i risultati aziendali.

La sfida del budget limitato e del ritorno incerto

Gli imprenditori delle PMI si trovano quotidianamente di fronte a una pioggia di priorità contrastanti, dovendo decidere dove allocare risorse sempre più scarse. In questo contesto, gli investimenti in piattaforme per la gestione del personale e dei sistemi di payroll vengono spesso percepiti come spese accessorie, almeno fino a quando il loro impatto non viene chiaramente articolato in termini di valore aziendale.

La chiave per superare questo ostacolo risiede nel riposizionamento strategico della tecnologia HR. Invece di presentarla come un costo necessario, i responsabili delle risorse umane devono dimostrare come una piattaforma integrata possa ridurre il carico amministrativo, minimizzare i rischi di compliance e liberare tempo prezioso per attività ad alto valore aggiunto.

Quando i numeri parlano più delle parole

L'automazione del time tracking e della gestione stipendi, per esempio, non solo riduce gli errori ma garantisce una compensazione accurata che si traduce direttamente in maggiore soddisfazione e retention del personale. Questi benefici hanno un impatto misurabile: meno errori costosi, turnover ridotto e team più produttivi.

Le aziende che prendono decisioni basate sui dati hanno il 63% di probabilità in più di adattarsi ai cambiamenti del mercato

Un rapporto McKinsey ha evidenziato che le organizzazioni che adottano un approccio data-driven nelle decisioni hanno il 63% di probabilità in più di adattarsi efficacemente ai cambiamenti dell'ambiente business. Parallelamente, uno studio condotto da UKG in collaborazione con HR.com ha dimostrato che i team HR dotati degli strumenti analitici appropriati hanno cinque volte più probabilità di formulare raccomandazioni strategiche significative.

Il collegamento mancante tra HR e strategia aziendale

Nelle piccole imprese, spesso le risorse umane sono gestite da una singola persona o distribuite tra diversi dipartimenti, rendendo complesso il collegamento tra iniziative people-oriented e obiettivi business come profittabilità, soddisfazione del cliente e crescita. La soluzione risiede nell'utilizzo strategico dei dati per colmare questo gap.

Anche analisi workforce basilari possono rivelare pattern significativi in assenteismo, turnover e produttività che correlano direttamente con le performance aziendali. Se i periodi di maggiore attività commerciale coincidono con picchi di affaticamento dei dipendenti o conflitti nella programmazione, questo rappresenta un rischio operativo concreto e quantificabile.

Oltre i fogli di calcolo: verso una fonte unica di verità

Molte PMI continuano a fare affidamento su spreadsheet, processi manuali o sistemi disconnessi che non forniscono una visione chiara di cosa funzioni e cosa necessiti miglioramenti. Questa frammentazione rende difficile giustificare investimenti o identificare aree di intervento prioritarie.

Una piattaforma integrata per HR, payroll e workforce management elimina i silos operativi e garantisce ai decision-maker l'accesso a dati affidabili in tempo reale. Questo approccio abilita una pianificazione proattiva, dalla previsione dei fabbisogni di personale alla gestione dei rischi di compliance, fino all'identificazione di opportunità per migliorare l'employee engagement.

Il business case in cifre concrete

Per costruire un caso convincente, i leader HR devono comunicare utilizzando metriche che risuonino con i vertici aziendali: risparmio sui costi, riduzione dei rischi e impatto sui ricavi. Un report di Great Place to Work ha rilevato che dare priorità all'employee experience può portare a una riduzione del 50% del turnover e a un incremento del 36% nell'impegno discrezionale dei dipendenti.

Secondo Gallup, questi investimenti possono tradursi in una riduzione del 34% dell'assenteismo e del 41% degli incidenti di sicurezza. McKinsey stima che affrontare il disengagement possa generare risparmi annuali fino a 56 milioni di dollari anche per organizzazioni di medie dimensioni, principi che mantengono la loro validità indipendentemente dalla scala operativa.

In un periodo di incertezza economica, la tentazione di tagliare gli investimenti è forte, ma le aziende che prosperano sono quelle che investono saggiamente, specialmente nelle persone. Presentando un business case chiaro e supportato dai dati per soluzioni HR e workforce management, i responsabili delle risorse umane non stanno semplicemente richiedendo budget, ma offrendo una roadmap verso un futuro aziendale più resiliente, efficiente e profittevole.

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