Il dibattito sulle implicazioni economiche, sociali ed etiche dell'intelligenza artificiale non si arrestano: governi, imprese e anche i singoli cittadini si chiedono quale sarà il vero impatto della diffusione delle nuove tecnologie e se davvero riusciranno a realizzare il potenziale che promettono.
Lo studio "AI 4 Italy: Impatti e prospettive dell’Intelligenza Artificiale Generativa per l’Italia e il Made in Italy", realizzato da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia, ha voluto analizzare lo stato dell'IA generativa in Italia, cercando di capire quali sono le prospettive economiche della sua diffusione nel Paese, i rischi e gli impatti strategici sul Made In Italy.
La ricerca ha censito 23 casi d'uso del business distribuiti su 15 settori economici e 8 tipologie di processi aziendali, valutando opportunità, limiti e prospettive della tecnologia e quantificando il suo impatto su produttività e crescita aziendali.
I risultati dello studio
Secondo quanto emerso dall'indagine, l'IA generativa si rivelerà un'ottima occasione per l'Italia per aumentare la produttività in ogni settore. L'adozione delle nuove tecnologie consentirà di aumentare la produttività fino al 18%, generando, a parità di ore lavorate, un valore aggiunto annuo di 312 miliardi di euro.
Guardando al valore aggiunto generato, l'IA generativa consentirà di liberare ben 5,4 miliardi di ore lavorative, il corrispondente di un anno di lavoro di 3,2 milioni di persone.
Sbloccare la produttività aiuterà anche a contrastare il progressivo invecchiamento della popolazione: entro il 2040 l'Italia perderà quasi 3,7 milioni di occupati, ovvero 267,8 miliardi di euro in termini di valore aggiunto. L'IA generativa sarà un alleato fondamentale per mantenere invariato il livello di benessere economico a fronte della riduzione di occupati.
L'impatto dell'IA sarà trasversale su tutti i settori. Attualmente sono i settori finanziario, manifatturiero e sanitario quelli più maturi nell'uso delle tecnologie generative, in particolare nei processi di ricerca e sviluppo, progettazione, produzione e gestione della supply chain.
Le opportunità dell'IA per l'economia italiana sono numerose, ma è necessario stimolare la digitalizzazione delle imprese, in particolare delle PMI, e supportare lo sviluppo delle giuste competenze.
Sono ancora più di 113 mila le PMI del Paese che non hanno un livello di digitalizzazione sufficiente; parallelamente, 3,7 milioni di occupati non hanno ancora sviluppato le capacità per utilizzare le soluzioni di IA.
L'Italia dovrà affrontare uno sforzo di digitalizzazione importante e puntare sulla formazione delle risorse per sfruttare il vero valore dell'IA generativa, senza però dimenticarsi di gestire i rischi etici delle nuove tecnologie: insieme agli investimenti per digitalizzare il Paese, è necessario sviluppare e seguire un approccio responsabile che rispetti i requisiti di trasparenza, affidabilità, sicurezza e imparzialità.
La transizione verso l'IA generativa
Se l'Italia non riuscirà a sfruttare il potenziale dell'IA non solo dovrà rinunciare ai benefici dell'aumento della produttività, ma si troverà anche in una situazione economica difficile causata da un mercato globale sempre più competitivo.
"L’IA Generativa è un treno tecnologico che l’Italia non può perdere" ha affermato Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti. "Per sfruttarne tutte le potenzialità, è necessario però stimolare la digitalizzazione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni e, soprattutto, diffondere competenze digitali di base e avanzate nel Paese".
Le aziende italiane hanno compreso le potenzialità della tecnologia e stanno cominciando a cogliere i primi benefici: un'impresa su due ha integrato soluzioni di IA nei processi, e il 70% di chi le ha adottate ha affermato di aver già ottenuto numerosi vantaggi in termini di produttività.
Gli utilizzi principali dell'IA generativa spaziano dal reperimento di informazioni (55%), all'assistenza virtuale (48%), all'efficientamento dei processi (47%). Ci sono però alcune barriere che frenano l'adozione dell'IA: per il 72% delle imprese i problemi principali sono la mancanza di competenze e la preoccupazione per la privacy e l'affidabilità dei risultati.
Microsoft ha rinnovato il suo impegno nel supporto alle imprese e nella formazione dei talenti sul territorio: "In Italia, insieme alla nostra rete di partner sul territorio, stiamo attivando AI L.A.B. un programma nazionale per supportare le imprese, il mondo accademico e della ricerca e quello della Pubblica Amministrazione a individuare gli scenari strategici di innovazione in ambito IA, supportare la loro implementazione in modo rapido e garantire la formazione di studenti e lavoratori, creando le competenze necessarie" ha spiegato Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.
L'IA generativa ha il potenziale per rivoluzionare il mondo del lavoro in Italia, favorendo la produttività e migliorando la vita dei lavoratori. È ora che imprese e istituzioni comincino a collaborare strettamente per favorire la diffusione delle nuove tecnologie e permettere all'Italia di rimanere produttiva e competitiva sul mercato.