In azienda c’è un capitolo che spesso e volentieri cerchiamo di ignorare, vale a dire la gestione delle risorse umane. Capita finché l’azienda è piccola e bene o male è “tutto in famiglia”; finché poi si cresce e allora c’è un’intera sezione dedicata all’HR.
Ma gestire ferie, permessi, formazione, competenze, promozioni e simili deve essere per forza una tremenda seccatura? No davvero, anzi non è nemmeno vero che gestire le HR debba essere una passività. Tramite gli strumenti giusti anche questa parte dell’attività può aiutarci ad accrescere la redditività.
Ne abbiamo parlato con Silvia Bellinghieri, consulente HR all’interno di Factorial, che ci ha spiegato come anche in questo ambito l’automazione e, più di recente, l’intelligenza artificiale possano fare una gran differenza.
Silvia inizia con una panoramica delle applicazioni dell'IA nell'ambito HR, sottolineando che l'IA è onnipresente nel software HR, con un focus particolare sull'analisi dei dati. L'implementazione di chatbot nei report, nei processi di reclutamento e nell'analisi delle competenze sta rivoluzionando il modo in cui le risorse umane operano.
Un esempio concreto è l'approvazione delle richieste di ferie, dove il software fornisce in tempo reale informazioni sul numero di dipendenti che hanno richiesto ferie nelle stesse date, semplificando il processo decisionale per i manager. Non solo: usando i dati storici e l’analisi delle tendenze, il software offre anche previsioni sui periodi in cui ci saranno più persone assenti e ci permetterà così di pianificare il lavoro con maggiore precisione.
Entro il 2024, ci spiega Silvia, il 92% dei responsabili HR utilizzerà strumenti basati sull'IA, mentre l'80% delle organizzazioni si affiderà a queste tecnologie per ottenere informazioni più dettagliate e risparmiare tempo. Inoltre, il 62% delle aziende ritiene di non avere il personale adeguato internamente, una percentuale che aumenta all'80% per le posizioni di leadership.
Factorial offre un software che raccoglie una vasta quantità di dati sui dipendenti, inclusi timbrature, richieste di ferie e permessi. Questi dati vengono utilizzati per migliorare la produttività e semplificare la gestione delle risorse. Ad esempio, i manager possono facilmente approvare richieste di ferie grazie ai dati in tempo reale e alle previsioni di cui abbiamo già parlato.
HR non significa però solo ferie e permessi. Questa funzione dell’azienda è anche quella delegata alla selezione dei nuovi collaboratori, alla verifica delle competenze, alla misurazione delle prestazioni, alle comunicazioni tra azienda e lavoratori.
L'IA, per esempio, può identificare i lavoratori più performanti. Questo può essere basato su indicatori di alta produttività o sull'efficacia dei programmi di formazione. Le informazioni raccolte possono poi essere utilizzate per sviluppare strategie di sviluppo delle competenze. Il dato preciso che otteniamo grazie all’IA è poi l’informazione che ci permette di stabilire se e quando fare corsi di formazione, ma anche di capire chi merita una promozione - senza affidarsi (si spera) a simpatie personali.
L'IA fornisce suggerimenti basati sulle competenze più adatte alle diverse posizioni lavorative. La raccolta dei dati tramite questionari sia per i dipendenti che per i manager è fondamentale per questo processo, consentendo di effettuare promozioni basate su competenze effettive, piuttosto che su conoscenze o anzianità. Le competenze trasversali, come la collaborazione, la leadership, il problem solving e il lavoro di squadra, sono fondamentali nel mondo del lavoro moderno e vengono valutate in modo obiettivo attraverso l'IA.