La Federal Trade Commission (FTC), l'agenzia governativa statunitense per la tutela dei consumatori, ha ufficialmente vietato a Rite Aid di utilizzare tecnologie di riconoscimento facciale per la sorveglianza.
La catena di negozi americana è stata accusata di aver utilizzato i sistemi di sorveglianza in modo irresponsabile, umiliando i propri consumatori e mettendo le loro informazioni personali a rischio.
Il caso
Secondo quanto riportato dalla Commissione, dal 2012 al 2020 Rite Aid ha utilizzato tecnologie di riconoscimento facciale basate su intelligenza artificiale per identificare i consumatori problematici e colpevoli di furti nei negozi della catena; il sistema però avrebbe commesso numerosi errori nel riconoscimento dei volti, col risultato che molti clienti sono stati accusati ingiustamente dal personale.
Nonostante le ripetute lamentele dei consumatori, Rite Aid non ha mai messo in pratica delle misure volte a ridurre il rischio di errore e tutelare i clienti dalle accuse infondate.
All'inizio di quest'anno la Commissione aveva già mandato un avviso alla catena di negozi specificando che avrebbe monitorato da vicino la situazione. Rite Aid non aveva informato i consumatori della tecnologia in uso, e aveva imposto ai propri dipendenti di non rivelare questa informazione.
Dalla dichiarazione dell'FTC emerge che il sistema di Rite Aid ha generato centinaia di falsi positivi e che la compagnia aveva creato un database di individui considerati pericolosi, collezionando senza permesso immagini di volti delle quali la maggior parte era di bassa qualità, ottenute dalle telecamere di sicurezza dei negozi, dalle fotocamere degli smartphone dei dipendenti o addirittura da articoli di notizie locali.
Tanti consumatori sono stati accusati ingiustamente di fronte all'intero negozio e in alcuni casi i dipendenti hanno chiamato la polizia, aggravando la situazione.
I problemi non riguardano solo l'uso improprio della tecnologia e la mancata adozione di pratiche per valutare l'accuratezza dei risultati, ma anche la condivisone dei dati personali dei propri consumatori con terze parti senza permesso e senza assicurarsi che queste mettessero in pratica le giuste misure per salvaguardarli.
L'ingiunzione dell'FTC
La Commissione ha così proibito l'uso di tecnologie di riconoscimento facciale per la sorveglianza alla catena di negozi. Oltre al divieto, il quale avrà una durata di 5 anni, la decisione dell'FTC impone a Rite Aid di cancellare qualsiasi foto in loro possesso e obbligare i partner tecnologici a fare lo stesso, così come gli algoritmi e i prodotti usati per analizzare le immagini.
La catena di negozi dovrà inoltre informare i propri consumatori delle decisioni prese riguardo i sistemi di sorveglianza e avvisarli se e quando i loro volti venissero usati in futuro per alimentare i sistemi di controllo. In ogni caso, le immagini e le foto raccolte dovranno essere cancellate entro 5 anni dalla memorizzazione sul database.
Rite Aid dovrà prevedere un programma di sicurezza per proteggere le informazioni personali che collezionerà e condividerà coi partner, possedere documenti che attestino la misure di sicurezza attuate da terze parti e fornire alla Commissione una certificazione annuale che documenti il rispetto degli obblighi specificati.
"La rivoluzionaria decisione odierna mette in chiaro che la Commissione continuerà a proteggere il pubblico dalla sorveglianza biometrica scorretta e da pratiche di sicurezza dei dati disoneste" ha affermato Samuel Levine, direttore dell'ufficio di protezione dei consumatori dell'FTC.
