Abbiamo fatto due chiacchiere con Michele Balbi (Partner Advisory MED Region di EY) sulle scelte strategiche legate allo sviluppo di prodotti personalizzati e l'utilizzo di soluzioni semilavorate. Il tema è sorto perché in una recente gara un potenziale cliente aveva chiesto esplicitamente una soluzione su misura programmata da zero, ma l'analisi condotta dal team di EY ha evidenziato come l'uso di piattaforme già esistenti comporti una serie di vantaggi troppo grande per essere ignorata.
Nello specifico, si è scelto di presentare un progetto basato su prodotti Microsoft perché, seocondo Balbi, il compito del fornitore è fare il bene del cliente, offrendo sempre la migliore soluzione possibile anche se, come in questo caso, si va a proporre qualcosa che va contro le richieste del cliente stesso.
È stato quindi necessario spiegare le ragioni di questa scelta a un cliente che era inizialmente scettico, ma ci sono argomenti più che solidi per affermare che sviluppare un software custom oggi non è una buona idea.
Costi maggiori e problemi sul medio e lungo termine
Secondo Balbi, l'implementazione di una soluzione custom comporta costi più elevati sia iniziali che di manutenzione nel tempo. Uno dei problemi principali, forse il più importante, è che il prodotto custom non nasce con una roadmap, con un progetto di aggiornamenti e miglioramenti nel tempo. E se si decide di aggiungere questo elemento, i costi lievitano rapidamente, perdendo tutti gli ipotetici vantaggi.
Un prodotto custom potrebbe essere anche più semplice da implementare, ma una volta fatto questo primo passaggio c’è il problema di mantenerlo aggiornato, di sviluppare sempre nuovi elementi e correggere le vulnerabilità. Sono passaggi complessi e costosi, e possono sorgere ostacoli virtualmente insormontabili: chi ha sviluppato un software custom tre anni fa, per esempio, oggi avrebbe difficoltà enormi se volesse aggiungere l’integrazione con un sistema di IA. Chi ha scelto un semilavorato Microsoft, invece, può contare su una semplice integrazione con CoPilot
Balbi ha poi sottolineato che l'utilizzo di piattaforme come Microsoft offre una roadmap precisa e un'innovazione continua, inclusa l'integrazione con tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale e le app di collaborazione come Teams. Questi prodotti infatti nascono con una roadmap, e offrono anche una maggiore semplicità di sviluppo - quindi costi minori e tempi ridotti.
Il problema della sicurezza
Un altro, enorme capitolo da tenere in considerazione è quello della sicurezza. I software commerciali hanno le loro vulnerabilità ovviamente e, senza dubbio, sono presi di mira di continuo. Ma i loro produttori investono ingenti risorse nella continua correzione e aggiornamento. Inoltre, chi si occupa di sicurezza in azienda bene o male sa quali sono i punti deboli e può organizzarsi per offrire la massima protezione possibile.
Con un software custom, trovare le vulnerabilità è più difficile e alcune potrebbero non emergere mai, ma allo stesso tempo potrebbe trovarle un criminale. Garantire aggiornamenti di sicurezza periodici, in modo anche solo simile a quanto fanno i grandi fornitori, farebbe diventare il prodotto custom incredibilmente più costoso. Infatti molti dei problemi di sicurezza che colpiscono le aziende moderne hanno a che fare proprio con questi aspetti. Scegliendo prodotti semilavorati si argina il rischio di trovarsi quasi subito con un software obsoleto e intrinsecamente insicuro.
Il problema delle risorse umane
Altro punto importante riguarda il rapporto tra fornitore e cliente. Se si lavora con un software custom, il fornitore è praticamente l’unico che “sa metterci le mani”. Nel momento in cui si vuol cambiare fornitore si andrà incontro a grossi problemi perché anche avendo a disposizione il codice sorgente, risulterà molto complicato per un team diverso metter mano al codice scritto da qualcun altro.
Diversamente, con i semilavorati il passaggio diventa molto più semplice, anche se magari non proprio indolore. Un nuovo fornitore conoscerà già i sistemi Microsoft (o di qualcun altro), la gestione dei dati sarà fatta con un sistema noto e aggiornare i flussi di lavoro sarà estremamente più semplice.
Senza contare poi che è già abbastanza difficile trovare persone che sappiano lavorare sulle piattaforme commerciali; formare qualcuno per lavorare su di una piattaforma custom significa dover pianificare anche un rimpiazzo sempre pronto a prendere il posto di chi cambia azienda, si ammala o vuole per qualche motivo cambiare mansione.
Infine, Balbi ha concluso che l'utilizzo di prodotti semilavorati consente alle aziende di concentrarsi sulla risoluzione dei processi specifici del cliente, sfruttando le esigenze di personalizzazione offerte dai prodotti semilavorati e sfruttando al meglio le capacità di innovazione delle grandi aziende software.
La trasformazione digitale richiede scelte oculate e consapevoli. Scegliere prodotti semilavorati anziché soluzioni custom può portare benefici significativi in termini di costi, velocità di adozione e sicurezza. Le aziende dovrebbero considerare attentamente questi aspetti quando pianificano la loro strategia di trasformazione digitale per garantire il successo a lungo termine.