All’inizio dell’anno Microsoft ha annunciato senza troppa enfasi un sostanzioso ritocco del listino prezzi dei suoi servizi cloud per il mercato europeo, che entrerà in vigore con l’inizio del mese di aprile.
Gli aumenti riguarderanno tutti i principali mercati del Vecchio Continente e sono state comunicate sostenendo la necessità di offrire un livello di prezzo consistente in tutto il mondo allineando il tasso di cambio delle valute locali con quello del dollaro Usa.
La conseguenza di questo riallineamento è una serie di aumenti piuttosto significativi, che interesseranno molti tra i prodotti e i servizi più importanti offerti da Microsoft, comprese le offerte cloud di Azure, gli strumenti di produttività di Microsoft 365 e i servizi di gestione del business Dynamics 365.
Prezzi in salita
L’incremento dei costi per l’intera area Euro, i clienti norvegesi e danesi sarà pari all’11%, mentre il Regno Unito vedrà un incremento più contenuto, nell’ordine del 9%. Ancor più penalizzati saranno i clienti svedesi, a cui verrà applicato un aumento addirittura del 15%.
Questa operazione è soltanto la prima fase di una strategia di lungo periodo: Microsoft ha fatti sottolineato che in futuro i tassi di cambio verranno rivalutati con cadenza semestrale, aggiornando i listini nelle diverse valute locali per riflettere eventuali fluttuazioni nei rapporti tra le divise.
Secondo Microsoft, questa decisione garantirà una “maggiore trasparenza e prevedibilità per i clienti a livello globale e passerà a un modello di prezzo più comune nel nostro settore”.
Gli aumenti verranno applicati alle nuove sottoscrizioni oppure al momento del rinnovo dopo il 1 aprile 2023 e non interesseranno invece i contratti già in essere.
L’unica soluzione per evitare gli aumenti, almeno per qualche mese, è quindi quella di “bloccare il prezzo” per un anno effettuando un nuovo abbonamento o un rinnovo poco prima dell’entrata in vigore del nuovo listino maggiorato.