I furti nei negozi rappresentano un problema molto sentito nel mondo retail: Giovanni Florino, Product Manager di Axitea, riporta che, secondo il rapporto "La sicurezza nel retail in Italia 2023" dell'Università Cattolica, le differenze inventariali ammontano a circa 4.6 miliardi di euro.
Florino spiega che i retailer oggi continuano a fare affidamento a metodi tradizionali che non sono del tutto efficaci, primo fra tutti le etichette antitaccheggio. Pur essendo molto utili, in alcuni casi non possono essere applicate (come nei supermercati e nei negozi di alimentari) e possono comunque essere disattivati da taccheggiatori in possesso di strumenti studiati appositamente per rimuoverli dalla merce.
Un altro servizio tipico per la sorveglianza sono le guardie giurate e gli addetti alla sicurezza. Anche in questo caso la soluzione, pur essendo un buon deterrente, ha dei limiti che si presentano soprattutto in spazi grandi, dove non è possibile assicurare un presidio di tutte le aree in contemporanea.
Infine, molte realtà retail si affidano a sistemi di videosorveglianza a complemento del servizio svolto dal personale di sicurezza. Questi sistemi possono monitorare diverse zone e corsie per individuare azioni sospette da una control room dedicata.
Monitorare le riprese è però un'attività complessa che richiede un elevato livello di concentrazione per l'intero turno lavorativo, soprattutto nei momenti di maggiore affluenza, il che può complicare la rilevazione dei furti.
La soluzione: migliorare l'antitaccheggio con l'IA
Visto il rapido progredire della tecnologia, Florino propone l'intelligenza artificiale come soluzione per migliorare l'antitaccheggio. La sorveglianza intelligente, sfruttando algoritmi opportunamente istruiti, è in grado di monitorare il comportamento dei clienti e rilevare immediatamente eventuali azioni sospette.
Grazie a queste soluzioni è possibile rendere più efficiente il lavoro di monitoraggio, riducendo in maniera sostanziale le perdite. Le realtà del retail possono applicare i software di IA alle telecamere già in uso, potenziandone le capacità senza dover rinnovare il parco di dispositivi.
L'intelligenza artificiale si occupa di generare un allarme in tempo reale e di salvare lo snapshot dell'attività illecita, senza che gli operatori debbano visionare l'intero filmato; inoltre, l'uso di algoritmi ad hoc abilita un monitoraggio continuo che permette al personale di occuparsi della sicurezza solo quando si verifica un effettivo taccheggio. Le guardie giurate e il personale addetto possono agire con informazioni corrette e verificabili, bloccando i tentativi di furto non appena si verificano.
Infine, poiché le soluzioni non prevedono il riconoscimento facciale ma rilevano solo i comportamenti sospetti, le aziende non rischiano problemi di privacy.
"L'innovazione tecnologica, guidata dall'intelligenza artificiale, rappresenta un punto di svolta per la prevenzione del taccheggio e la riduzione delle differenze inventariali, inaugurando una nuova era di sicurezza evoluta nel mondo retail" afferma Florino.
Integrando le soluzioni di IA con i tradizionali sistemi di sorveglianza è possibile garantire alle realtà del retail un livello di protezione più elevato e migliorare di conseguenza il conto economico complessivo, riducendo le perdite inventariali.