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Tecnologia Cloudflare svela le previsioni cloud per il 2026
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Cloudflare prevede per il 2026 il superamento del modello IT tradizionale basato su SaaS e l'affermazione dell'IA come interfaccia centrale per servizi, operazioni e sicurezza.

Cloudflare svela le previsioni cloud per il 2026

Il mondo del cloud computing e della sicurezza informatica si prepara a una trasformazione epocale che ridefinirà il modo in cui le aziende gestiscono tecnologia e dati. Secondo le previsioni di Cloudflare, uno dei principali player globali nel settore delle infrastrutture internet, il 2026 segnerà un punto di svolta decisivo nell'evoluzione dei sistemi IT aziendali. L'intelligenza artificiale non sarà più semplicemente uno strumento di supporto, ma diventerà il cuore pulsante di servizi, operazioni e sicurezza informatica, sostituendo progressivamente il tradizionale modello SaaS che ha dominato l'ultimo decennio.

Il tramonto dell'era SaaS e l'ascesa dell'intelligenza come servizio

Rami Husseini, Chief Cyber Solution Officer di Cloudflare, ha delineato uno scenario in cui il modello SaaS tradizionale mostra ormai evidenti crepe strutturali. Il sistema attuale, basato su licenze per utente e funzionalità predefinite con architetture dati centralizzate, ha raggiunto i suoi limiti operativi. "Le aziende non pagheranno più per l'accesso al software, ma per l'intelligenza effettivamente fornita dall'AI", ha spiegato Husseini, tracciando la rotta verso un futuro dominato dall'AIaaS (AI as a Service).

La strategia vincente, secondo l'esperto, consisterà nel dispiegare modelli di intelligenza artificiale specifici per ogni settore direttamente in ambienti edge, mantenendo i dati sensibili a livello locale. Questo approccio distribuito rappresenta una risposta concreta alle crescenti preoccupazioni sulla privacy e sulla sovranità dei dati che interessano particolarmente il mercato europeo.

Agenti intelligenti al comando delle operazioni aziendali

La transizione verso sistemi guidati da agenti AI intelligenti ridefinirà completamente l'interfaccia attraverso cui i dipendenti interagiscono con la tecnologia aziendale. Sebbene le applicazioni SaaS non scompariranno completamente dal panorama digitale, il loro ruolo centrale verrà progressivamente eroso dall'avanzata di assistenti intelligenti capaci di orchestrare processi complessi in modo autonomo.

L'intelligenza artificiale diventerà il principale punto di contatto tra lavoratori e sistemi aziendali

Questa evoluzione non riguarderà soltanto gli uffici amministrativi. Husseini prevede che anche gli ambienti industriali subiranno una metamorfosi radicale. I sistemi OT (Operational Technology), che tradizionalmente rispondevano ai problemi solo dopo la loro manifestazione, si trasformeranno in ecosistemi predittivi dove modelli di intelligenza artificiale monitoreranno costantemente macchinari e impianti, ottimizzando le operazioni in tempo reale e anticipando guasti prima che si verifichino.

La nuova frontiera della sicurezza senza agenti

L'automazione crescente nell'Internet delle Cose industriale ha reso obsoleto l'approccio tradizionale alla sicurezza, che prevedeva l'installazione di software protettivo su ogni singolo dispositivo. Grant Bourzikas, Chief Security Officer di Cloudflare, identifica nel modello "Agentless Zero Trust" il nuovo paradigma di sicurezza destinato a diventare standard di settore. Questo approccio verifica istantaneamente ogni interazione tra dispositivi senza richiedere software installati localmente.

Attacchi informatici potenziati dall'intelligenza artificiale

Le prospettive per il 2026 non sono però tutte rosee. Bourzikas lancia un allarme sulla prossima generazione di minacce informatiche, dove l'AI non fungerà più da semplice assistente per gli hacker ma diventerà un moltiplicatore autonomo di attacchi. Gli aggressori sfrutteranno algoritmi intelligenti per automatizzare ricognizioni approfondite sui bersagli e generare strumenti malevoli personalizzati su larga scala, comprimendo drasticamente i tempi di apprendimento necessari per sferrare offensive massicce.

Questa combinazione tra criminali informatici e sistemi di intelligenza artificiale creerà un ambiente in cui gli attacchi automatizzati di proporzioni gigantesche diventeranno realizzabili anche per operatori con competenze tecniche limitate. Un fenomeno che ricorda, per certi versi, come l'avvento dei kit di phishing prefabbricati abbiano democratizzato le frodi online negli anni scorsi.

L'inflazione del software divora i budget di sicurezza

Secondo Bourzikas, l'ostacolo maggiore alla sicurezza organizzativa nel 2026 non saranno le minacce esterne ma i costi insostenibili di tecnologie obsolete e inefficienti. "L'inflazione del software ha raggiunto livelli record", ha dichiarato, sottolineando come i rinnovi contrattuali con i fornitori di sicurezza diventino progressivamente più onerosi senza corrispondere a un effettivo miglioramento nella protezione offerta.

Il consiglio dell'esperto ai responsabili della sicurezza informatica è controcorrente: invece di aggiungere nuovi strumenti per fronteggiare l'espansione della superficie d'attacco, dovrebbero concentrarsi sull'eliminazione coraggiosa di soluzioni che paradossalmente aumentano i rischi. Un invito a ripensare radicalmente l'architettura di sicurezza aziendale, abbandonando l'accumulo stratificato di tecnologie in favore di piattaforme integrate più snelle ed efficaci, particolarmente rilevante per le imprese italiane che spesso convivono con infrastrutture tecnologiche eterogenee accumulate nel tempo.

Fonte: cio.com

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