Opinioni Vulnerabilità Cisco: ecco perché ha preso 10/10
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08/07/2025

Secondo punteggio massimo settimanale per Netzilla: un risultato che non fa una bella figura e solleva qualche preoccupazione.

Vulnerabilità Cisco: ecco perché ha preso 10/10

Gli amministratori di sistema che utilizzano le versioni Engineering-Special di Cisco Unified Communications Manager si trovano di fronte a una situazione critica che richiede un intervento immediato. Una vulnerabilità con punteggio CVSS di 10.0 su 10 permette agli attaccanti di ottenere privilegi di root sui sistemi senza alcuna autenticazione, trasformando quello che doveva essere uno strumento di sviluppo in una porta d'ingresso per i cybercriminali. Il problema, catalogato come CVE-2025-20309, deriva da credenziali hardcoded lasciate deliberatamente nel codice per facilitare il lavoro degli sviluppatori, ma che ora rappresentano un rischio concreto per la sicurezza aziendale.

Le origini di una vulnerabilità devastante

La piattaforma Cisco Unified Communications Manager rappresenta il cuore delle comunicazioni aziendali moderne, integrando telefonia IP, video ad alta definizione, messaggistica unificata e indicatori di presenza in un'unica soluzione. La sua Session Management Edition centralizza inoltre la gestione dei piani di numerazione e l'aggregazione dei trunk attraverso implementazioni multi-sito. Tuttavia, proprio questa centralizzazione rende ancora più grave l'impatto della vulnerabilità scoperta nelle build ES.

Il colosso tecnologico ha ammesso apertamente che le credenziali hardcoded sono state inserite intenzionalmente per semplificare le operazioni di sviluppo. Questa pratica, pur comune in fase di testing, si è trasformata in un incubo di sicurezza quando è arrivata negli ambienti di produzione.

Un attacco senza barriere

L'aspetto più preoccupante di questa vulnerabilità è la sua semplicità di sfruttamento. Gli attaccanti non necessitano di alcuna autenticazione preliminare e possono operare completamente da remoto, purché riescano a identificare l'account di sviluppo nascosto nel sistema. Una volta individuate le credenziali, l'accesso root è garantito e con esso il controllo totale dell'infrastruttura di comunicazione aziendale.

Le versioni interessate dalla falla includono tutte le release Engineering Special dalla 15.0.1.13010-1 alla 15.0.1.13017-1, sia per Unified CM che per Unified CM SME. Non esistono workaround per mitigare il rischio, rendendo l'aggiornamento l'unica soluzione percorribile.

Non esistono workaround per mitigare il rischio di questa vulnerabilità critica

La procedura di emergenza

Cisco ha rilasciato una patch urgente disponibile attraverso i canali ufficiali, anche se per le versioni ES gli amministratori devono necessariamente passare attraverso il Cisco Technical Assistance Center. Il processo di verifica di eventuali compromissioni già avvenute richiede l'analisi dei log di sistema, specificamente del file /var/log/active/syslog/secure utilizzando il comando "cucm1# file get activelog syslog/secure".

Gli amministratori devono cercare tracce di accessi SSH riusciti come root attraverso il daemon sshd. La presenza di tali log rappresenta un chiaro segnale di compromissione del sistema e richiede immediate misure di contenimento.

Un trend preoccupante per la sicurezza

Questa vulnerabilità si inserisce in un quadro più ampio di criticità per Cisco, che ha dovuto affrontare la seconda falla con punteggio CVSS 10.0 in una sola settimana. Il 26 giugno scorso, l'azienda aveva già dovuto correggere vulnerabilità critiche in Cisco Identity Services Engine e nel suo Passive Identity Connector, con punteggi rispettivamente di 10.0 e 9.8. Tale concentrazione di falle critiche solleva interrogativi sui processi di sicurezza interni dell'azienda e sulla necessità di rivedere le pratiche di sviluppo e testing.

La situazione richiede un'azione coordinata sia da parte degli amministratori di sistema, che devono accelerare i processi di patching, sia da parte di Cisco stessa, chiamata a rafforzare i controlli di sicurezza per evitare che vulnerabilità di questa portata raggiungano gli ambienti di produzione.

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