Nel panorama aziendale contemporaneo, la scelta tra PC e Mac per i dipendenti rappresenta una vera e propria battaglia silenziosa che si combatte ogni giorno negli uffici IT di tutto il mondo. Mentre i numeri parlano chiaro - secondo IDC, Apple detiene appena il 5% delle spedizioni commerciali globali di computer contro il dominio schiacciante di Lenovo, HP e Dell - la realtà quotidiana racconta una storia diversa, fatta di richieste insistenti, giustificazioni creative e compromessi necessari. È in questo contesto che le aziende si trovano a dover bilanciare le esigenze di standardizzazione dell'IT, i vincoli di budget e la crescente pressione dei dipendenti che vogliono lavorare con gli strumenti che preferiscono.
Le tre filosofie aziendali verso i Mac
Dall'analisi di circa una dozzina di manager IT emerge un quadro chiaro: esistono sostanzialmente tre approcci nella gestione dei dispositivi Apple in ambito aziendale. Il più diffuso è quello del "PC come standard, Mac come eccezione", dove il laptop aziendale predefinito rimane un PC, ma chi dimostra una necessità concreta può ottenere un Mac. Segue la politica della "libera scelta", adottata da organizzazioni che concedono un Mac a chiunque ne faccia richiesta. Infine, c'è l'approccio intransigente del "solo PC, senza eccezioni".
Jeff Sowell di BlueRadius Cyber spiega che nella maggior parte delle organizzazioni in cui ha lavorato, pur mantenendo un orientamento PC-first, l'atteggiamento verso i Mac è piuttosto rilassato, "dipende davvero dalla funzione e dal budget". La realtà è che per alcune attività specifiche - come il design e certi tipi di sviluppo software - gli utenti trovano effettivamente più efficiente utilizzare un Mac, specialmente se sviluppano per l'ecosistema Apple.
La prova del nove: giustificare la necessità
Molte aziende richiedono oggi prove tangibili prima di concedere un MacBook. Hone John Tito di Game Host Bros ha implementato un sistema rigoroso: "Allochiamo MacBook solo a ruoli con requisiti speciali, come design creativo, editing video o test software che richiedono un ambiente macOS. Qualsiasi dipendente che richiede un MacBook deve fornire un documento di giustificazione formale".
Un approccio ancora più sofisticato è quello descritto da Luca Dal Zotto di Rent a Mac, che lavora con organizzazioni che richiedono agli utenti di dimostrare benefici tangibili in termini di performance durante un periodo di prova, prima di pagare un premio stimato del 60% rispetto ai PC equivalenti. Un'azienda manifatturiera con 200 dipendenti ha implementato un processo di allocazione basato sulle performance con un periodo di prova di 30 giorni, riducendo le richieste di Mac per scopi non essenziali del 67%.
Il fattore economico che fa la differenza
Le considerazioni economiche restano centrali. Danilo Coviello di Espresso Translations ha adottato un approccio puramente basato sui dati: i suoi traduttori giapponesi hanno registrato un incremento di produttività del 23% dopo il passaggio a Mac grazie a software IME più efficaci su macOS. Tuttavia, mentre la maggior parte dei suoi dipendenti riceve workstation Dell Precision da circa 1.200 dollari, i MacBook costano all'organizzazione tra i 2.400 e i 2.800 dollari - più del doppio del prezzo.
Questa disparità di costi sta tuttavia diminuendo. L'analista Canalys Kieren Jessop evidenzia che Apple ha aumentato la RAM base da 8 a 16GB nel 2024, rendendo i MacBook Air entry-level molto più competitivi. Un MacBook Air 13 pollici con 16GB di RAM e SSD da 512GB costa ora 1.199 dollari, contro gli 899 dollari di un Dell XPS 13 configurato similmente.
La resistenza dell'establishment PC
I produttori di PC mantengono una posizione scettica. Zach Noskey di Dell argomenta che i clienti chiedono Mac principalmente per due motivi: apprezzano il design dei MacBook e desiderano le alte prestazioni di un MacBook Pro. La risposta di Dell è indirizzare questi clienti verso notebook XPS per gli utenti attenti al design e laptop Pro Max Premium con GPU discrete Nvidia per gli utenti più esigenti.
Noskey sottolinea anche che molti clienti enterprise di Dell utilizzano applicazioni che non funzionano bene su Mac, creando "frammentazione" e "segmentazione" che complicano la vita dei dipartimenti IT. La gestione di dispositivi Windows permette di mantenere lo stesso stack di sicurezza e gli stessi strumenti di gestione, mentre l'introduzione di Mac richiede soluzioni completamente diverse.
Segnali di cambiamento all'orizzonte
Nonostante le resistenze tradizionali, i dati mostrano una crescita graduale. Secondo Canalys, la quota di mercato commerciale di Apple nella prima metà del 2025 è del 5,6% globalmente, in crescita rispetto al 4-5% degli anni passati. Negli Stati Uniti, i numeri di Apple sono saliti all'8,3%, un salto significativo che potrebbe essere influenzato dal cambio generazionale nei ruoli decisionali IT.
"Metà degli ITDM (decision maker IT) sono ora millennial che hanno modelli di acquisto diversi rispetto alle generazioni precedenti", osserva Jessop. Questo cambiamento demografico potrebbe aver aiutato Apple nel conquistare terreno nel segmento enterprise, dove tradizionalmente ha sempre faticato a penetrare contro il dominio consolidato dei PC Windows.