Tecnologia CFO aziendali incerti sull'IA agente all'85%
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01/07/2025

Le tecnologie rivoluzionarie vengono spesso sottovalutate all'inizio: Polaroid ha ignorato il digitale, dimostrando l'errore di scartare le innovazioni.

CFO aziendali incerti sull'IA agente all'85%

Le nuove tecnologie spesso seguono percorsi imprevedibili nel mondo degli affari: alcune vengono inizialmente sottovalutate per poi rivoluzionare interi settori, mentre altre promettono rivoluzioni che tardano ad arrivare o si rivelano illusorie. L'intelligenza artificiale agenticale, capace di completare compiti e prendere decisioni in modo autonomo senza intervento umano, si trova oggi proprio in questo momento cruciale. Nonostante la crescente attenzione mediatica e l'interesse teorico delle aziende, la sua adozione pratica rimane sorprendentemente limitata, sollevando interrogativi sul futuro di questa tecnologia emergente.

Il paradosso della notorietà senza implementazione

I dati di un prossimo rapporto di PYMNTS Intelligence rivelano una situazione apparentemente contraddittoria nel panorama aziendale americano. Mentre la quasi totalità dei direttori finanziari delle grandi imprese dimostra familiarità con il concetto di AI agenticale, soltanto il 15% sta effettivamente considerando la sua implementazione pratica. La maggior parte delle organizzazioni rimane ferma a fasi preliminari di valutazione, sperimentazioni pilota e sviluppo di proof of concept.

Questa disparità tra conoscenza teorica e applicazione concreta rappresenta un fenomeno interessante nel settore tecnologico. L'AI agenticale ha registrato un'impennata nelle ricerche Google, passando da un interesse pressoché nullo un anno fa a picchi di popolarità che hanno raggiunto il massimo dell'indice nel giugno 2025, alimentata dal dibattito tra dirigenti entusiasti e scettici prudenti.

La strada tracciata dall'AI generativa

Il successo precedente nell'automazione attraverso l'intelligenza artificiale generativa emerge come il principale predittore dell'interesse verso l'AI agenticale. Le aziende che hanno già implementato con successo tecnologie come ChatGPT per la creazione di contenuti, l'assistenza clienti, lo sviluppo software e l'analisi dati vedono nell'AI agenticale "un passo logico successivo". Tra le imprese altamente automatizzate tramite AI generativa, ben due terzi stanno valutando l'adozione di sistemi agenticali.

Solo l'11% delle aziende con processi ancora manuali considera l'AI agenticale

Al contrario, nelle organizzazioni che dipendono ancora pesantemente da flussi di lavoro manuali, appena l'11% prende in considerazione questa tecnologia avanzata. Questo divario sottolinea come l'esperienza maturata con l'AI generativa costituisca una sorta di prerequisito per l'evoluzione verso sistemi più autonomi.

Il rallentamento degli investimenti

Paradossalmente, mentre i casi d'uso dell'AI generativa continuano a moltiplicarsi - con incrementi del 21% nell'innovazione di prodotto e del 31% nella rilevazione frodi rispetto a marzo 2024 - gli investimenti complessivi nel settore stanno subendo una contrazione significativa. Solo il 27% delle grandi imprese ha aumentato i budget destinati all'AI generativa quest'anno, un crollo drammatico rispetto al 53% registrato l'anno precedente.

Questa riduzione degli investimenti si riflette inevitabilmente sull'AI agenticale, che richiede livelli ancora maggiori di fiducia e sicurezza prima che le aziende decidano di impegnare risorse, tempo e leadership. La tecnologia si trova così in una fase di stallo, caratterizzata da alta visibilità mediatica ma scarsa implementazione operativa.

Tra promesse e cautele

Il dibattito attuale rispecchia dinamiche già viste in passato con altre tecnologie dirompenti. La Polaroid ignorò l'avvento delle fotocamere digitali, portando al fallimento nel 2001 e alla successiva reinvenzione come azienda digital-first. All'opposto, BlackBerry dominò il mercato degli smartphone raggiungendo oltre il 50% del mercato statunitense e il 20% di quello globale nel 2010, per poi crollare rapidamente.

L'AI agenticale si trova oggi a un bivio simile, con crescenti perplessità sulla sua capacità di mantenere le promesse, produrre risultati validi e operare secondo principi etici. Le questioni infrastrutturali e di integrazione nei flussi di lavoro esistenti rappresentano ostacoli significativi che molti dirigenti preferiscono affrontare con gradualità prima di impegnarsi in investimenti sostanziali.

Fonte: pymnts.com

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