L'intelligenza artificiale ha un potenziale trasformativo significativo per ogni settore, compreso quello della moda e dello shopping di abbigliamento online: oltre a personalizzare le esperienze di acquisto dei consumatori, l'IA può abilitare interazioni immersive affinché l'esperienza da casa sia quanto più simile a quella in negozio.
Moin Roberts-Islam, consulente nel mondo fashion-tech, spiega che già qualche anno fa si è cominciato a sperimentare con l'IA per creare versioni virtuali di se stessi e usarle per fare shopping online. Il progetto, non disponibile al grande pubblico, è stato un primo passo verso la creazione di un assistente di moda virtuale in grado di dare consigli sull'outfit in base alle preferenze del cliente, all'evento a cui doveva recarsi, al luogo e al meteo previsto.
Negli ultimi anni l'IA è migliorata ulteriormente e ora queste interazioni potrebbero ben presto diventare la normalità per gli acquirenti. Oltre alla ormai classica comunicazione verbale con i chatbot, gli assistenti virtuali sono in grado di ricevere ed elaborare input multimodali, espandendo così le modalità di interazione con l'utente.
Roberts-Islam spiega che un consumatore potrebbe mostrare allo "stilista virtuale" le immagini di una location, un capo d'abbigliamento o un video di moda per ottenere dei consigli di stile, adattati anche alle proprie preferenze e caratteristiche estetiche.
L'IA permette inoltre di scansionare vestiti, accessori o l'utente stesso direttamente con la fotocamera dello smartphone e, grazie ai feedback in tempo reale, il consumatore può specificare alcune modifiche in modo che l'output sia il più accurato possibile.
Con la previsione di crescita del mercato della moda online, affidarsi all'IA per rendere il percorso di acquisto più fluido è obbligatorio per rimanere competitivi sul mercato. Roberts-Islam riporta che, secondo una recente ricerca di Shopify, dare ai clienti la possibilità di usare modelli digitali accurati su un sito di abbigliamento può aumentare il tasso di conversione fino al 94%.
La scansione potenziata dall'IA si può rivelare particolarmente utile anche nel mercato dell'abbigliamento di seconda mano: la tecnologia consente di classificare i capi e gli accessori da rivendere, generare una descrizione completa e definire un prezzo adeguato di vendita, facendo risparmiare tempo agli utenti.
Infine, analizzando i dati provenienti da rivenditori, centri di distribuzione, centri di produzione, negozi e dai clienti stessi, l'IA può calcolare in modo preciso la richiesta dei consumatori e ridurre la produzione in eccesso, limitando gli sprechi.
Grazie ai modelli previsionali è inoltre possibile pianificare la produzione in modo che i capi vengano realizzati al momento giusto e nella quantità desiderata, riducendo il fenomeno dell'overstock e quindi l'aumento di rifiuti.
Il mondo della moda può trarre enormi benefici dalle capacità dell'intelligenza artificiale, così come i singoli consumatori, rendendo il settore più sostenibile.