Nello sforzo di ridurre le disuguaglianze e offrire pari opportunità, la California potrebbe diventare il primo stato statunitense nel quale le società di venture capital dovranno rendere nota l'etnia e il genere dei propri fondatori e partner.
Nancy Skinner, membro del senato della California, ha avanzato la proposta di legge col supporto del F5 Collective, un fondo pensato esclusivamente a supporto delle imprenditrici.
Come riporta The Guardian, la proposta prevede che le firme di venture capital dello Stato condividano col governo le informazioni demografiche di partner e fondatori; l'obiettivo è individuare se esistano motivi alla base di eventuali pregiudizi, consci o inconsci, nei confronti di dipendenti o candidati di minoranze etniche o di genere.
"Questa è un'occasione per noi, per l'industria intera di guardarsi allo specchio e accettare di avere un problema di pregiudizio" ha affermato Marquesa Finch, una delle fondatrici di F5 Collective.
Le compagnie di intelligenza artificiale saranno le prime a essere coinvolte nell'indagine. Le controversie contro i pregiudizi etnici e di genere dei prodotti di IA non fanno che aumentare e, secondo il collettivo, conoscere i fondatori delle imprese che producono questi sistemi aiuterà investitori e utenti a fare scelte più ponderate; inoltre, questa informazione potrà essere a supporto delle cause intentate da chiunque ritenga di essere stato discriminato.
"Le statistiche sono importanti per provare la discriminazione" ha affermato Kathryn Youker, direttrice dell'Economic Justice Project del Lawyers’ Committee for Civil Rights Under the Law.
Se diventerà legge, la proposta avrà enormi impatti non solo sulla Silicon Valley e su Wall Street, ma anche ben oltre i confini statunitensi.
Il Fuller Project, redazione giornalistica globale non profit che si occupa di dedicata a reportage su numerose questioni che riguardano le donne, ha contattato dieci delle firme venture capital che hanno investito di più nell'IA per chiedere di rendere pubbliche le informazioni demografiche sui partner, ma non ha ottenuto risposta da alcuna.
"Nessuna risposta è una risposta" ha commentato Finch. "Comunica all'ecosistema che la diversità, il problema dei pregiudizi e l'equità non sono tra le principali priorità".
Nel frattempo Bobby Franklin, presidente e CEO della National Venture Capital Association, ha commentato la proposta sostenendo che "manca di giustificazioni", definendola come "inefficiente, inutilmente punitiva" e sottolineando che "violerà la privacy di partner e fondatori".
La scelta è ora nelle mani di Gavin Newsom, il governatore della California, che avrà tempo fino al 14 ottobre per prendere una decisione.
Nel caso in cui la proposta venga accettata, le venture capital avranno fino al 1° marzo 2025 per comunicare i dati demografici al dipartimento dei diritti civili della California; se non rispetteranno il termine dovranno affrontare sanzioni ingenti, finanziarie e non.