La decisione annunciata martedì sera dall'Ufficio per la Protezione Finanziaria dei Consumatori americano (CFPB) ha segnato una svolta decisiva per il settore dei pagamenti rateali senza interessi. Con un comunicato stringato e sorprendente, l'ente regolatore ha dichiarato che non procederà con la proposta di equiparare i fornitori di servizi "Buy Now, Pay Later" (BNPL) alle società emittenti di carte di credito. Questo cambio di rotta apre nuovi scenari per un mercato che, negli ultimi anni, ha rivoluzionato il modo in cui milioni di consumatori effettuano acquisti online e nei negozi fisici, permettendo di dilazionare i pagamenti senza costi aggiuntivi.
Un'inversione di marcia inaspettata
Il CFPB, nel suo brevissimo comunicato di una sola pagina, ha specificato che "non darà priorità ad azioni di enforcement basate sulla normativa Truth in Lending (Regulation Z)" relativa ai prestiti BNPL. L'ente ha inoltre dichiarato che preferisce concentrare le proprie risorse di supervisione sulle "minacce più urgenti per i consumatori, in particolare militari e veterani", manifestando l'intenzione di "considerare azioni appropriate per rescindere" la regolamentazione BNPL.
Questa decisione rappresenta un netto contrasto rispetto alla direzione intrapresa sotto l'amministrazione Biden, quando nel luglio scorso era entrata in vigore una normativa che classificava i fornitori BNPL come erogatori di credito, sottoponendoli alle stesse protezioni legali e requisiti applicati agli emittenti di carte di credito secondo la Regulation Z.
Le implicazioni per il mercato italiano
Il fenomeno "compra ora, paga dopo" ha trovato terreno fertile anche in Italia, dove piattaforme come Klarna, Scalapay e PayPal hanno registrato una crescita esponenziale, specialmente tra i consumatori più giovani. A differenza del sistema americano, il modello di regolamentazione europeo ha seguito finora un approccio più cauto, con l'obiettivo di garantire trasparenza e tutela per i consumatori.
La decisione americana, pur non avendo effetti diretti sul mercato italiano, potrebbe influenzare il dibattito in corso all'interno dell'Unione Europea sulla regolamentazione di questo settore, dove le autorità stanno cercando un equilibrio tra innovazione finanziaria e protezione dei consumatori.
La reazione dell'industria
Gli operatori del settore hanno accolto con entusiasmo questa inversione di rotta. La Financial Trade Association, che annovera tra i suoi membri aziende come Block e il gigante BNPL Klarna, aveva precedentemente contestato la normativa in un ricorso presentato nell'ottobre 2024, sostenendo che "le nuove regole sono arbitrarie e capricciose perché imposizioni di disclosure inadatte ai prodotti BNPL, dimostrando che il CFPB non ha considerato aspetti importanti del funzionamento pratico di questi prodotti".
In effetti, i fornitori BNPL hanno sempre sostenuto che i loro servizi non sono comparabili a quelli delle carte di credito tradizionali, in quanto non prevedono interessi e si basano su un modello di business differente, più orientato al commercio che al credito puro.
Cosa cambia per i consumatori
La normativa ora in via di rescissione aveva introdotto tutele significative per gli utenti BNPL, permettendo loro di contestare addebiti e richiedere rimborsi, con l'obbligo per i finanziatori di sospendere i pagamenti durante il processo di risoluzione delle controversie. Con il nuovo orientamento del CFPB, questi meccanismi di protezione potrebbero venire meno o essere ridimensionati.
Per il consumatore italiano, abituato alla cornice normativa europea sui servizi finanziari, risulta importante comprendere che nei diversi mercati possono esistere livelli di protezione molto differenti. Chi utilizza servizi BNPL di aziende internazionali dovrebbe verificare quali norme si applicano al proprio contratto.
Un futuro in evoluzione
Secondo gli analisti di settore, questa decisione potrebbe accelerare l'espansione dei servizi BNPL sul mercato americano e, di riflesso, stimolare ulteriori innovazioni anche in Europa. Le aziende potrebbero sentirsi più libere di sperimentare nuovi modelli di finanziamento e di integrazione con il commercio elettronico, in un contesto normativo meno restrittivo.
Resta da vedere se il CFPB procederà effettivamente con la rescissione completa della normativa e quali nuove misure potrebbero essere introdotte in sostituzione. La vigilanza sul settore, infatti, non viene completamente abbandonata, ma reindirizzata verso ciò che l'ente considera "minacce più urgenti" per i consumatori.
Nel panorama italiano ed europeo, questa evoluzione normativa americana merita di essere monitorata con attenzione, poiché potrebbe influenzare le future decisioni delle autorità di regolamentazione del mercato unico, sempre alla ricerca di un equilibrio tra innovazione finanziaria e tutela dei consumatori in un settore in rapida trasformazione.