News Trump salva i sogni nucleari di Bill Gates
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24/07/2025

Il cofondatore di Microsoft tira un sospiro di sollievo in un'intervista a Cipher News, poco prima della chiusura della testata giornalistica.

Trump salva i sogni nucleari di Bill Gates

Mentre molti osservatori del settore energetico si mostrano preoccupati per i tagli ai crediti fiscali per le energie rinnovabili contenuti nel disegno di legge di bilancio di Trump, Bill Gates sembra aver trovato motivi per guardare con ottimismo al futuro. Il magnate di Microsoft ha infatti individuato nelle misure di sostegno al nucleare rimaste intatte un'opportunità significativa per la sua ambiziosa scommessa su TerraPower, la startup nucleare che supporta da quasi due decenni. La sua reazione alla politica energetica dell'amministrazione Trump rivela una strategia imprenditoriale che punta tutto sul nucleare di nuova generazione.

L'intelligenza artificiale come traino del nucleare

La crescente domanda energetica dei datacenter rappresenta il vero asso nella manica di Gates. Durante un'intervista rilasciata alla pubblicazione specializzata Cipher News, il fondatore di Microsoft ha sottolineato come gli operatori dell'AI stiano inseguendo flussi di profitto straordinari, prevedendo un aumento del 10% nella domanda globale di elettricità. Secondo Gates, praticamente tutta la domanda attuale di TerraPower negli Stati Uniti è collegata ai datacenter, e l'industria dell'intelligenza artificiale potrebbe riempire il portafoglio ordini per le prime 10-20 unità.

TerraPower sta sviluppando un reattore modulare di piccole dimensioni raffreddato a sodio, una tecnologia che promette di rivoluzionare il settore nucleare. Tuttavia, il design non è ancora stato testato nel mondo reale né certificato dalla Nuclear Regulatory Commission americana, l'equivalente della nostra Agenzia per la sicurezza nucleare.

La scommessa miliardaria di Nvidia

Nonostante l'assenza di un reattore funzionante, TerraPower ha attirato investimenti considerevoli. Nvidia ha recentemente investito 650 milioni di dollari nella startup, una cifra che testimonia la fiducia nel potenziale della tecnologia nucleare avanzata. L'investimento appare particolarmente audace considerando che non ci sono segni concreti che il reattore sarà operativo prima della fine del decennio.

Non è stata la devastazione completa che una totale incredulità nel cambiamento climatico avrebbe potuto causare

L'unico impianto in costruzione si trova nel Wyoming, ma i lavori riguardano ancora solo le parti non nucleari della struttura. Il progetto ha già subito ritardi a causa della mancanza di combustibile disponibile e dell'assenza di certificazione del design del reattore.

Accordi preliminari e incertezze normative

TerraPower sta già cercando di allineare potenziali clienti, firmando un memorandum d'intesa non vincolante con Sabey Data Centers, con sede nello stato di Washington, per esplorare l'installazione dei suoi reattori nei siti attuali e futuri dei datacenter di Sabey. Tuttavia, questo accordo resta condizionato all'esistenza di reattori funzionanti.

Il sito web della Nuclear Regulatory Commission indica che sono in corso "interazioni pre-applicative" per il design del reattore veloce a cloruri fusi (MCFR) di TerraPower e che l'agenzia è "attualmente impegnata in attività pre-applicative" per il design Natrium. Gates ha ammesso che alcuni componenti del reattore dovranno essere importati dall'estero, sollevando interrogativi sui dazi commerciali che potrebbero influenzare i costi.

Il paradosso della politica energetica di Trump

La valutazione di Gates sulla politica energetica di Trump appare pragmatica: "Non è stata la devastazione completa che una totale incredulità nel cambiamento climatico avrebbe potuto causare", ha dichiarato. Mentre i programmi che avrebbero beneficiato i cittadini comuni, come i crediti fiscali per eolico, solare e veicoli elettrici, sono stati eliminati, i crediti fiscali per lo sviluppo di progetti nucleari sono sopravvissuti. Questo scenario mantiene il nucleare tra le poche fonti rimanenti a zero emissioni di carbonio nell'agenda dell'amministrazione Trump.

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