Secondo l'ultimo rapporto di Dynatrace, "The state of AI 2024: Challenges to adoption and key strategies for organizational success", le imprese stanno aumentando gli investimenti sull'intelligenza artificiale, in particolare per migliorare la produttività, automatizzare le attività, ridurre i costi e assicurarsi un vantaggio competitivo sul mercato.
Secondo il 92% dei leader tecnologici italiani intervistati, l'IA è diventata obbligatoria per rimanere al passo della natura dinamica degli ambienti cloud, e una stessa percentuale afferma che questa tecnologia è necessaria per il rilevamento, l'indagine e la risposta ella minacce informatiche.
Un numero ancora più alto di intervistati (93%) ritiene che l'IA possa estendere l'accesso all'analisi dati anche ai dipendenti esterni all'area IT grazie alla possibilità di elaborare query in linguaggio naturale.
L'intelligenza artificiale consentirà inoltre di aumentare l'efficienza dei costi del cloud per supportare le pratiche FinOps (90%), mentre il 63% degli intervistati ha in programma di investire sull'IA per generare automaticamente il codice e accelerare lo sviluppo software.
In quest'ottica, Dynatrace ha sottolineato la necessità di seguire un approccio composito all'IA, per il quale le organizzazioni devono combinare più tipi di intelligenza artificiale (generativa, predittiva e causale) e diverse fonti di dati per garantire maggiore precisione, contesto e significato ai risultati dei modelli.
Non mancano le sfide e i rischi da affrontare, a cominciare dal garantire che i risultati dell'IA generativa siano affidabili al rispettare i requisiti di sicurezza dei dati.
L'89% dei leader IT italiani ha paura che l'IA possa essere usata in modo errato, perché sempre più dipendenti si stanno abituando a usare ChatGPT e strumenti simili sul posto di lavoro; inoltre, proprio perché l'utilizzo non sempre viene regolamentato, il 94% dei leader teme che l'uso dell'IA generativa possa provocare fughe di dati e utilizzi impropri di proprietà intellettuale. Il 91% degli intervistati ha inoltre paura dei possibili pregiudizi ed errori nei risultati dei modelli.
Per questo motivo, la quasi totalità (94%) dei leader IT coinvolti ritiene che l'IA generativa sarebbe più vantaggiosa e sicura se alimentata da altre tipologie di IA, in grado di fornire fatti precisi sul contesto attuale e sulle previsioni per il futuro.
Bernd Greifeneder, Chief Technology Officer di Dynatrace, ha affermato che scegliere l'IA composita è l'unica strada per risolvere i casi d'uso aziendali e i problemi specifici, ottenendo risposte di valore senza aumentare il rischio di conseguenze negative. "Questo approccio dovrebbe garantire la precisione dell’IA causale, che determina le cause e gli effetti sottostanti dei comportamenti dei sistemi, e dell’IA predittiva, che prevede eventi futuri sulla base di dati storici" ha spiegato Greifeneder.
"L’IA predittiva e l’IA causale non solo forniscono un contesto essenziale per le risposte prodotte dall’IA generativa, ma possono anche fornire prompt all’IA generativa al fine di garantire che risposte precise e non probabilistiche siano integrate nella sua risposta. Se le organizzazioni adottano la giusta strategia, combinare questi diversi tipi di IA con dati di alta qualità su osservabilità, sicurezza ed eventi di business può aumentare significativamente la produttività dei loro team di sviluppo, operation e sicurezza e fornire un valore duraturo per l’azienda".