La Lingua dei Segni Italiana (LIS) è stata riconosciuta ufficialmente dallo Stato nel maggio 2021 e nel gennaio 2023 è entrata anche nel settore dei chatbot con il lancio del primo assistente virtuale empatico e avanzato in Italia, in grado di comprendere e produrre i segni della LIS.
Questa novità è dovuta alla collaborazione tra l’azienda italiana QuestIT, specializzata proprio nella creazione di avatar e assistenti virtuali, l’Università di Siena e il CNR. L'intelligenza artificiale rappresenta la base per l'innovazione in questo campo e sarà una delle armi più potenti per i prossimi anni.
QuestIT è nata proprio come spin-off dell’Università di Siena, e per l’occasione ha stretto una partnership strategica con il Santa Chiara Fab Lab dell’Ateneo toscano e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT, ha dichiarato: “Per innovare il presente serve tanta ricerca e, soprattutto, la tecnologia giusta. Per questo motivo abbiamo sfruttato le incredibili potenzialità dell’intelligenza artificiale per strutturare un avatar che conosce alla perfezione la Lingua dei Segni Italiana”.
IA per l’accessibilità
L’avatar, capace di comprendere e produrre segni della Lingua dei Segni Italiana (LIS), è stato lanciato per promuovere la “digital accessibility” e dare ai cittadini sordi l'opportunità di accedere autonomamente alle informazioni e ai servizi offerti da enti e realtà del territorio, come la Pubblica Amministrazione e le banche.
Il virtual assistant potrà essere inserito all'interno di siti web, applicazioni, sistemi proprietari e persino totem interattivi; analizza le espressioni facciali e i movimenti del singolo per offrire consulenze mirate ed efficaci.
Attualmente gli sviluppatori stanno lavorando per perfezionare il sistema e offrire un avatar capace di tradurre simultaneamente le parole in segni. Già oggi, dopo una prima fase di training, il sistema può gestire le richieste della clientela in autonomia e offrire così l’assistenza di cui le persone necessitano.