Approfondimenti Si può diventare ricchi facendo impresa? In Italia non tanto
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18/02/2025

L'Italia fanalino di coda tra le nazioni avanzate per le opportunità di ascesa sociale, rivela uno studio del World Economic Forum

Si può diventare ricchi facendo impresa? In Italia non tanto

In Italia, la capacità di guadagnare cifre elevate sembra essere sempre più condizionata da fattori ereditari che dal merito individuale. I dati di Oxfam e del World Economic Forum mostrano che la mobilità sociale è tra le più basse nei Paesi industrializzati. La posizione economica di un individuo risulta fortemente influenzata dal contesto familiare di origine, limitando le possibilità di crescita per le nuove generazioni.

Questa mancanza di mobilità sociale ha un impatto significativo sulle prospettive economiche dei giovani italiani. Per molti, il successo finanziario non dipende tanto da competenze o impegno, quanto dal capitale accumulato e tramandato dalle generazioni precedenti. Ciò crea un sistema che tende a perpetuare le disuguaglianze esistenti, rendendo più difficile per chi proviene da contesti meno agiati migliorare la propria condizione economica.

Un aspetto chiave di questa dinamica è il ruolo predominante dell'eredità nella distribuzione della ricchezza. Circa il 60% del patrimonio delle famiglie più abbienti deriva da lasciti familiari, ponendo l'Italia tra i Paesi europei con la maggiore incidenza di ricchezza trasmessa attraverso le generazioni. Il patrimonio immobiliare gioca un ruolo cruciale in questo scenario, rappresentando una quota significativa della ricchezza familiare italiana. Chi eredita immobili beneficia non solo di un vantaggio economico immediato, ma anche di una base su cui costruire ulteriori opportunità di guadagno.

La scarsa mobilità sociale in Italia è un problema strutturale con molteplici cause. Il sistema educativo, pur garantendo un accesso relativamente equo, non sempre offre le stesse opportunità di avanzamento economico per tutti. Il mercato del lavoro tende a premiare settori legati a reti sociali consolidate o attività che richiedono capitali iniziali significativi. La precarietà occupazionale colpisce particolarmente i giovani, con contratti a tempo determinato, salari bassi e limitate opportunità di carriera che rendono difficile migliorare la propria condizione economica rispetto a quella dei genitori.

In questo contesto, la domanda che sorge spontanea è se sia possibile in Italia guadagnare bene senza un vantaggio familiare di partenza. Secondo molti esperti, sebbene teoricamente possibile, nella pratica le barriere strutturali rendono questo percorso molto difficile. Il sistema economico tende a premiare chi ha accesso a risorse finanziarie, reti sociali consolidate o istruzione di qualità, spesso accessibili solo a chi proviene da famiglie benestanti.

Tuttavia, esistono settori che offrono maggiori opportunità di crescita anche a chi parte da zero. L'innovazione tecnologica apre nuove prospettive in ambiti come l'e-commerce e le start-up, dove il capitale iniziale può essere sostituito da competenze e capacità di innovare. Aziende come Digital360 o H-Farm rappresentano esempi di realtà che puntano sull'innovazione e sulla formazione di nuovi talenti, offrendo percorsi di crescita basati più sulle competenze che sul background familiare.

Per affrontare questa sfida, sono necessarie politiche mirate a incrementare la mobilità sociale. Investimenti nell'istruzione di qualità accessibile a tutti, incentivi per l'imprenditoria giovanile e riforme del mercato del lavoro che favoriscano la meritocrazia potrebbero contribuire a creare un sistema economico più equo e dinamico. La promozione di competenze digitali e l'incoraggiamento all'innovazione sono elementi chiave per aprire nuove opportunità di crescita economica indipendenti dal contesto familiare di origine.

In conclusione, mentre il quadro attuale presenta sfide significative per la mobilità sociale in Italia, esistono spazi di opportunità, soprattutto nei settori legati all'innovazione e alla tecnologia. La chiave per un futuro più equo risiede nella capacità del sistema di valorizzare il merito e le competenze, creando condizioni che permettano a tutti, indipendentemente dal background familiare, di aspirare a una crescita economica basata sulle proprie capacità e sul proprio impegno.

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