Tecnologia Procure Ai raccoglie 13 milioni di dollari
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04/12/2025

Procure Ai raccoglie 13 milioni di dollari in un round seed per espandere il team engineering, rafforzare le squadre commerciali ed entrare in Europa

Procure Ai raccoglie 13 milioni di dollari

Nel settore della digitalizzazione degli acquisti aziendali, una startup tedesca sta catalizzando l'attenzione degli investitori con una visione che potrebbe rivoluzionare il modo in cui le grandi organizzazioni gestiscono le loro forniture. Procure Ai ha appena raccolto 13 milioni di dollari in un round di finanziamento seed, puntando a ridisegnare completamente l'approccio all'automazione delle procedure di procurement attraverso l'intelligenza artificiale. L'operazione segna un momento significativo in un mercato dove la pressione per fare di più con meno risorse umane sta spingendo le aziende verso soluzioni tecnologiche sempre più sofisticate.

Una strategia di espansione ambiziosa nel Vecchio Continente

I capitali freschi serviranno principalmente per tre direttrici strategiche: rafforzare l'organico tecnico, potenziare i team commerciali e, soprattutto, penetrare nuovi mercati europei. L'azienda, che attualmente opera in Germania, Austria e Svizzera, ha nel mirino Regno Unito, paesi nordici, area del Benelux e Francia. Un'espansione geografica che testimonia la fiducia degli investitori nelle potenzialità della piattaforma, guidati da Headline come capofila del round.

Secondo Dominic Wilhelm, partner di Headline, la vera forza di Procure Ai risiede nella capacità di affrontare il sistema degli approvvigionamenti nella sua interezza, piuttosto che limitarsi a risolvere problematiche isolate. "La loro piattaforma end-to-end affronta i dati frammentati e i processi manuali che affliggono le operazioni di procurement, fornendo un ritorno misurabile sull'investimento lungo l'intero flusso di lavoro", ha dichiarato Wilhelm.

L'intelligenza artificiale che non sostituisce ma potenzia

La filosofia alla base della soluzione proposta da Procure Ai si discosta dall'approccio tradizionale di molte piattaforme tecnologiche. Invece di richiedere alle aziende di abbandonare i sistemi esistenti, la piattaforma si integra con l'architettura già in uso, arricchendo e rendendo intelligibili dati frammentati distribuiti su più applicativi. Come ha spiegato Yves Bauer, cofondatore e co-CEO dell'azienda, questo approccio consente di generare ritorni sull'investimento in mesi anziché in anni.

La piattaforma riduce i tempi del 35-46% e taglia i costi fino al 5,2%

La tecnologia impiega oltre 50 agenti AI, suddivisi in tre categorie: autonomi, collaborativi e ambientali. Questi algoritmi coprono l'intero spettro delle attività di procurement, dal sourcing alla contrattualistica, dagli acquisti alla gestione delle fatture. I numeri presentati dalla società sono significativi: il modulo per gli acquisti spot e il sourcing tattico garantisce riduzioni dei tempi tra il 35% e il 46%, con risparmi compresi tra il 3,7% e il 5,2% per ogni evento. Un'altra soluzione chiave permette di automatizzare il 60% delle richieste di acquisizione.

Una risposta alla pressione del mercato

Konstantin von Büren, l'altro cofondatore e co-CEO di Procure Ai, ha evidenziato una tendenza critica che sta investendo le grandi imprese: la necessità di gestire volumi di attività tre volte superiori con organici stabili o addirittura in contrazione. È precisamente questa pressione operativa che rende le soluzioni di automazione intelligente non più un'opzione ma una necessità competitiva per le organizzazioni moderne.

Il contesto più ampio conferma questa direzione. Una ricerca della società di consulenza BCG pubblicata a ottobre ha rilevato che le funzioni di procurement che utilizzano l'intelligenza artificiale generativa possono ridurre i costi tra il 15% e il 40%, a seconda della categoria merceologica, automatizzando fino al 30% del lavoro routinario. Questi dati spiegano perché gli investimenti in questo settore stiano crescendo in modo esponenziale.

Un mercato in fermento con concorrenti agguerriti

Procure Ai non è l'unica realtà a ricevere finanziamenti consistenti nel settore dell'AI applicata agli acquisti aziendali. A luglio, Magentic ha annunciato di aver raccolto 5,5 milioni di dollari per accelerare la crescita della sua piattaforma di agenti AI che identifica opportunità di risparmio nelle catene di approvvigionamento manifatturiere globali. Ancora più significativo è il caso di Levelpath, che a giugno ha chiuso un round di Serie B da oltre 55 milioni di dollari per espandere la propria piattaforma nativa AI dedicata al procurement aziendale.

La concentrazione di investimenti in questo segmento testimonia come il procurement stia diventando uno dei campi di applicazione più promettenti per l'intelligenza artificiale in ambito enterprise. Le aziende stanno finalmente comprendendo che ottimizzare gli acquisti non significa solo tagliare i costi, ma ripensare completamente processi che per decenni sono rimasti sostanzialmente invariati, dipendenti da procedure manuali complesse e dispendiose in termini di tempo.

Fonte: pymnts.com

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