Forte dell’enorme successo dell’anteprima pubblica, OpenAI ha lanciato ufficialmente il primo abbonamento a pagamento per il suo prodotto più noto, ChatGPT. L’offerta commerciale prevede un costo di 20 dollari Usa al mese e offrirà agli abbonati alcuni piccoli ma significativi vantaggi rispetto alla versione gratuita.
Innanzi tutto, l’azienda promette un accesso prioritario all’interfaccia Web del modello, che sarà quindi disponibile anche durante le (sempre più frequenti) ore di punta. Inoltre, gli abbonati Plus godranno di tempi di risposta più rapidi e avranno un accesso prioritario a nuove funzioni e miglioramenti nel modello.
ChatGPT Plus sarà disponibile inizialmente soltanto per gli utenti negli Stati Uniti e verrà attivato progressivamente, utilizzando come punto di partenza la lista d’attesa resa pubblica qualche tempo fa, ancora disponibile a questo indirizzo.
OpenAI ha dichiarato l’intenzione di estendere presto l’accesso al servizio premium anche ad altri Paesi e regioni, ma per ora non è disponibile nessuna informazioni più precisa.
Il lancio dell’offerta commerciale è stato accolto positivamente da più parti, sia perché il prezzo dell’abbonamento è sensibilmente inferiore a quello che avevano paventato molti analisti (si parlava di una cifra attorno ai 40 dollari al mese), sia perché il servizio stava diventando vittima della sua stessa popolarità ed era sempre più difficile da raggiungere.
Modello freemium
L’attivazione dell’abbonamento Plus non comporterà (almeno per ora) la chiusura della fase di anteprima pubblica: OpenAI ha infatti dichiarato esplicitamente che continuerà a offrire l’accesso gratuito a ChatGPT.
Anzi, i proventi degli abbonamenti consentiranno all’azienda di supportare maggiormente il servizio gratuito e renderlo accessibile al massimo numero di utenti possibile.
L’intenzione di OpenAI è infatti quella di continuare a raccogliere feedback sull’utilizzo del sistema e migliorarlo progressivamente rilasciando nuove versioni del modello, come già ha fatto in diverse occasioni dal lancio.
L’azienda ha anche intenzione di aprire una lista d’attesa per l’accesso API al modello ChatGPT, e si è dichiarata possibilista sull’espansione delle opzioni commerciali, che potrebbero prevedere anche opzioni più economiche, offerte specifiche per le aziende e altre varianti.