Le piccole e medie imprese (PMI) spesso affrontano sfide significative nella gestione dell'infrastruttura IT. La complessità crescente delle risorse computazionali, dello storage e delle reti richiede soluzioni avanzate che siano allo stesso tempo efficaci e gestibili. In questo contesto, l'iperconvergenza è già da diversi anni una soluzione solida e apprezzata, ma ancora relativamente poco conosciuta. Il che è un fatto già di per sé notevole, visto che ci sono aziende che sono cresciute lavorando su questo strumento e ora stiamo per assistere a una nuova ondata di innovazioni rese possibili dagli algoritmi di Intelligenza Artificiale.
Le sfide sono simili, dalla PMI all’Enteprise, con un livello crescente di complessità. L’infrastruttura IT, resta ancora più vitale dalla necessità di trasformarsi digitalmente, va sviluppata, mantenuta e aggiornata. E, naturalmente, deve rappresentare un volano per la crescita dell’azienda - mentre spesso, purtroppo, la “parte tecnologica” è ancora vissuta come un peso necessario e non come l’incredibile opportunità che realmente può rappresentare.
La mancanza di personale specializzato può amplificare ulteriormente questi problemi, portando a inefficienze operative e ritardi nello sviluppo. L'iperconvergenza si presenta come una soluzione integrata che unisce la computazione, lo storage e la rete in un'unica piattaforma. Questo approccio semplifica notevolmente la gestione delle risorse IT, riducendo la complessità operativa. Per le PMI, questo significa poter contare su una soluzione che offre un ambiente unificato, facilitando la gestione quotidiana senza richiedere una profonda expertise tecnica.
Tramite un approccio iperconvergente, bisognerà occuparsi di una sola cosa - magari insieme a un partner affidabile. E lo si potrà fare affidandosi a pochi ma affidabili collaboratori interni.
Nutanix, soluzioni anche per le PMI
Nutanix si distingue per essere un partner affidabile per le PMI alla ricerca di soluzioni di gestione IT innovative. Marco Del Plato, responsabile della prevendita per Nutanix Italia, sottolinea come la loro piattaforma abilitante non solo semplifica lo storage ma fornisce una gamma completa di servizi avanzati. Questo approccio consente alle PMI di affrontare sfide specifiche, come la gestione di database e la sicurezza, in modo efficiente e integrato.
Non si tratta quindi di “semplice iperconvergenza” (anche se in realtà è già tanto) quanto appunto di andare a creare quella che Del Plato descrive come Piattaforma Abilitante: qualcosa che si inseriesce nell’ecosistema aziendale e rende possibili cose che prima non si potevano fare.
Grazie a questo approccio si può in qualche modo efficientare e rendere migliore il processo di trasformazione digitale. In particolare, Del Plato ci ha spiegato in che modo Nutanix facilita il passaggio da cloud privato a cloud pubblico e viceversa, con transizioni graduali e sempre rispettando l’integrità e la riservatezza del dato. In questo modo Nutanix consente alle PMI di sfruttare le potenzialità del Cloud senza compromettere la sicurezza e la gestibilità delle proprie risorse.
Dual Vendor Strategy
Nell'intervista, Marco Del Plato menziona la strategia "Dual Vendor" di Nutanix come una componente chiave dell'approccio aziendale. Questa strategia si inserisce nell'idea fondamentale di fornire ai clienti la massima libertà di scelta nella definizione del percorso di innovazione del loro data center.
La strategia "Dual Vendor" si basa sulla consapevolezza che i data center moderni spesso dipendono da tecnologie di virtualizzazione, e la standardizzazione di tali ambienti è una pratica comune. Tuttavia, l’approccio di Nutanix è particolare perché teso a evitare il cosiddetto "lock-in", una situazione in cui un'azienda è fortemente dipendente da una singola soluzione e ha difficoltà a cambiarla.
In pratica, la strategia "Dual Vendor" consente ai clienti di avere una doppia scelta nella selezione delle tecnologie sottostanti. Ad esempio, un'azienda potrebbe scegliere l'infrastruttura Nutanix come piano A e, contemporaneamente, adottare un piano B con un'altra soluzione. Questa dualità mira a fornire maggiore flessibilità e libertà nella gestione del data center, consentendo alle aziende di operare scelte basate sulle proprie esigenze specifiche.
Nello specifico, l'obiettivo è consentire ai clienti di muoversi agevolmente tra diverse soluzioni quando dovesse diventare ecessario. Questo approccio si allinea con l'idea di Nutanix di rendere la gestione dell'IT più aperta e personalizzabile, adattandosi alle esigenze mutevoli delle aziende nel contesto della loro crescita e innovazione.
Project Beacon: liberare le applicazioni dall'Infrastruttura:
Durante l'intervista, Marco Del Plato ci ha anche introdotto Project Beacon come una prospettiva audace e lungimirante nel panorama dell'IT. Questo progetto, presentato da Nutanix, rappresenta una visione che va oltre la gestione delle risorse IT, puntando a liberare le applicazioni dall'infrastruttura sottostante.
Project Beacon si propone di portare l'IT in una nuova era in cui le applicazioni non sono più vincolate alle specifiche dell'infrastruttura sottostante. Tradizionalmente, le applicazioni sono state legate a server, reti e ambienti di storage specifici. Con Project Beacon, Nutanix ambisce a creare un ambiente in cui le applicazioni possono essere istanziate in modo indipendente, senza essere legate a una piattaforma fisica o a un singolo provider.
Un elemento chiave di Project Beacon è la capacità di istanziare i motori di Nutanix su diverse infrastrutture cloud, come AWS, Azure o altri. Questo significa che le aziende potrebbero potenzialmente eseguire le loro applicazioni direttamente su queste piattaforme senza la necessità di intermediari standardizzati. In pratica, ciò rappresenterebbe un passo significativo verso un'infrastruttura completamente slegata, in cui le applicazioni possono essere distribuite senza dipendere da specifiche architetture hardware o ambienti di virtualizzazione.
Questa visione è particolarmente intrigante per coloro che cercano di evitare vincoli infrastrutturali e desiderano una maggiore libertà di movimento tra ambienti cloud. Va notato che Project Beacon è considerato un progetto a lungo termine, e i dettagli specifici dell'implementazione potrebbero richiedere ulteriori sviluppi.
Tuttavia, l'idea di liberare le applicazioni dall'ancoraggio all'infrastruttura sottostante segna una chiara direzione per l'innovazione in Nutanix. Il progetto si propone di fornire una piattaforma che permette alle aziende di essere più flessibili, efficienti e libere nella distribuzione delle loro applicazioni, apportando un cambiamento significativo al tradizionale paradigma infrastrutturale.
L'iperconvergenza e le visioni ambiziose di progetti come Beacon di Nutanix delineano un futuro in cui le PMI possono superare le sfide della gestione IT. Affrontando la complessità crescente delle infrastrutture, la strategia "Dual Vendor" offre flessibilità, mentre Project Beacon libera le applicazioni dalle restrizioni dell'infrastruttura tradizionale.