L'intelligenza artificiale si è diffusa ormai in ogni settore e i lavoratori, chi in misura maggiore, chi minore, stanno facendo uso dei chatbot per velocizzare le attività più ripetitive ed essere più produttivi.
Secondo un report congiunto di Microsoft e LinkedIn, sono i cosiddetti "knowledge worker", ovvero i dipendenti di alto profilo in grado di analizzare le informazioni più rilevanti, a usare l'IA: i risultati evidenziano che il 75% di essi utilizza tool intelligenti a lavoro.
Queste figure stanno affinando le loro capacità di collaborare con l'IA per ottimizzare il proprio lavoro, ma rimangono ancora molte difficoltà quando si tratta di scrivere il prompt giusto per ottenere esattamente il risultato di cui si ha bisogno; per questo motivo Microsoft ha annunciato alcune novità per Copilot che supportano gli utenti nella scrittura di prompt.
Copilot offrirà una funzionalità di auto-completamento del prompt per ottimizzare la generazione di un risultato, suggerendo frasi dettagliate e adatte al contesto; ciò velocizzerà la scrittura stessa di prompt, oltre a fornire all'utente nuove idee su come scrivere le proprie richieste. Nel caso invece l'utente abbia scritto il prompt completo, Copilot suggerirà eventuali modifiche alla richiesta per perfezionarla.
Secondo Microsoft, queste novità permetteranno a chiunque di "diventare un prompt engineer", poiché sarà lo stesso chatbot a perfezionare gli input. I prompt migliori potranno essere poi condivisi con il resto dell'azienda in Copilot Lab, in modo che chiunque possa riutilizzarli.
Le promesse delle nuove funzionalità sono interessanti, ma bisognerà valutare quanto effettivamente sarà bravo il chatbot a comprendere le intenzioni e gli obiettivi dell'utente e di conseguenza a generare il prompt desiderato, e quanto sarà in grado di imparare dai feedback.
Le feature saranno disponibili nel corso dei prossimi mesi. In futuro l'obiettivo di Microsoft sarà di rendere Copilot in grado di porre domande all'utente su come aiutarlo con il suo lavoro.