Il colosso dei social media Meta Platforms sta negoziando un accordo dal valore di svariati miliardi di dollari con Google per l'acquisizione di chip dedicati all'intelligenza artificiale da installare nei propri centri dati. Secondo quanto rivelato dalla testata americana The Information, l'implementazione di questi processori potrebbe avvenire entro il 2027, segnando una svolta significativa nelle strategie di approvvigionamento tecnologico dell'azienda guidata da Mark Zuckerberg. Si tratterebbe di una mossa destinata a ridisegnare gli equilibri nel mercato dei semiconduttori per l'AI, dove attualmente domina incontrastata Nvidia.
Un terremoto nel mercato dei semiconduttori
L'eventuale intesa tra Meta e Google rappresenterebbe una sfida diretta al predominio di Nvidia, che oggi controlla la maggior parte del mercato globale dei chip per intelligenza artificiale. Meta costituisce infatti uno dei principali consumatori di tecnologia AI a livello mondiale, con investimenti pianificati che raggiungeranno i 72 miliardi di dollari, e il suo orientamento verso fornitori alternativi potrebbe innescare un effetto domino nell'intero settore. L'azienda californiana sta puntando con decisione sullo sviluppo dell'AI, con l'ambizione dichiarata di raggiungere la cosiddetta superintelligenza artificiale (ASI), posizionandosi così come attore capace di influenzare profondamente le dinamiche di mercato.
I numeri che fanno tremare Wall Street
Le reazioni dei mercati finanziari hanno immediatamente fotografato l'importanza strategica della notizia. Nella sessione di contrattazioni pre-mercato del 25 novembre, le azioni di Alphabet – la holding che controlla Google – sono schizzate del 4%, consentendo al gruppo di Mountain View di toccare per la prima volta nella sua storia una valutazione di 4.000 miliardi di dollari. Di segno opposto la performance di Nvidia, che ha registrato un calo del 3,2%, mentre Broadcom, partner di Google nello sviluppo dei chip, ha guadagnato il 2%.
La strategia di Google per conquistare nuove fette di mercato
Secondo le stime elaborate da alcuni dirigenti di Alphabet, questa partnership potrebbe permettere a Google di intercettare fino al 10% del fatturato annuo di Nvidia, traducendosi in un bottino da svariati miliardi di dollari. L'accordo con Meta non rappresenterebbe un caso isolato: già alla fine di ottobre Google aveva siglato un'intesa simile con Anthropic, dimostrando una chiara volontà di espandersi nel settore della fornitura di hardware per intelligenza artificiale. Per il colosso californiano si tratterebbe di una vittoria strategica di enorme portata, capace di consolidare la sua posizione non solo come sviluppatore di soluzioni AI, ma anche come fornitore di infrastruttura hardware.
Il contesto della corsa all'intelligenza artificiale
La potenziale collaborazione tra Meta e Google si inserisce in un contesto di competizione sempre più serrata nel campo dell'intelligenza artificiale, dove i giganti tecnologici americani stanno investendo cifre astronomiche per assicurarsi la supremazia tecnologica. Meta, in particolare, necessita di enormi capacità computazionali per alimentare i propri progetti di AI, che spaziano dai sistemi di raccomandazione dei contenuti sui social network fino ai modelli linguistici avanzati. La diversificazione dei fornitori di chip rappresenta per l'azienda anche una strategia di mitigazione dei rischi, evitando la dipendenza eccessiva da un unico produttore in un settore così cruciale per il futuro del business.
L'eventuale implementazione dei chip Google a partire dal 2027 lascia comunque un margine temporale considerevole, suggerendo che le negoziazioni potrebbero richiedere ancora tempo per concretizzarsi. Nel frattempo, l'annuncio ha già prodotto effetti tangibili sui mercati finanziari, confermando come le alleanze strategiche nel settore dell'intelligenza artificiale siano oggi tra i fattori più determinanti per la valorizzazione delle società tecnologiche globali.