L'Intelligenza Artificiale (AI) sta rapidamente trasformando numerosi settori, trovando applicazione anche in ambiti in cui inizialmente era vista con sospetto. Un esempio emblematico di questa tendenza è l'evoluzione di Dungeons & Dragons (D&D), il famoso gioco di ruolo da tavolo che ha resistito per decenni al cambiamento tecnologico. C
hris Cocks, CEO di Hasbro, ha infatti dichiarato che l'AI sta già giocando un ruolo cruciale nello sviluppo di D&D, nonostante le precedenti affermazioni di Wizards of the Coast, una sussidiaria di Hasbro, che vietavano l'uso dell'AI per la creazione di prodotti finali.
“Gioco con probabilmente 30 o 40 persone regolarmente. Non c’è una sola persona che non usi in qualche modo l’AI per lo sviluppo delle campagne, dei personaggi o delle idee per le storie. Questo è un chiaro segnale che dobbiamo abbracciare questa tecnologia”
Durante una conferenza ospitata da Goldman Sachs, Cocks ha spiegato come molti giocatori di D&D utilizzino già strumenti AI per sviluppare campagne, personaggi e storie. Secondo Cocks, questo è un chiaro segnale che l'industria deve abbracciare l'AI per rimanere competitiva e migliorare l'esperienza dei giocatori.
Tuttavia, questa evoluzione non è stata priva di polemiche. La decisione di Wizards of the Coast di vietare l'uso dell'AI aveva l'obiettivo di preservare l'integrità creativa del gioco, ma le dichiarazioni di Cocks mostrano come l'AI sia un’onda che avanza in modo inarrestabile. La resistenza spesso cede di fronte all'inevitabile.
“All’interno dello sviluppo, stiamo già utilizzando l’AI. Si tratta principalmente di AI basate sul machine learning o AI proprietarie, piuttosto che un approccio tipo ChatGPT. La utilizzeremo in modo significativo e liberale internamente sia come supporto ai lavoratori della conoscenza sia come strumento di sviluppo”
L'utilizzo dell'AI all'interno di D&D rappresenta un cambiamento significativo, soprattutto per un gioco che ha sempre valorizzato l'interazione umana e la creatività personale. L'integrazione dell'AI è vista da Cocks come un mezzo per potenziare la narrazione e la creazione di contenuti generati dagli utenti, riducendo le barriere per i nuovi giocatori e arricchendo le esperienze di gioco. Tuttavia, questa transizione non è stata accolta con entusiasmo da tutti. Molti fan di lunga data vedono l'AI come una minaccia alla componente artistica e narrativa che ha sempre definito D&D.
La questione centrale è che, nonostante le resistenze iniziali, l'AI si sta affermando anche nei settori più tradizionali. Cocks stesso ha ammesso che l'azienda sta utilizzando "significativamente e liberamente" l'AI nello sviluppo di D&D e altri prodotti, in una mossa che sembra inevitabile alla luce delle tendenze globali verso la digitalizzazione e l'automazione.
Questa evoluzione rappresenta un cambiamento di paradigma non solo per D&D, ma anche per l'intero settore dei giochi di ruolo. L'AI sta ridefinendo le regole del gioco, entrando anche dove non era voluta, e sembra destinata a rimanere. Come ha sottolineato Cocks, l'importante ora è utilizzarla in modo responsabile, assicurandosi che i creatori vengano compensati e che i contenuti generati dall'AI siano chiaramente distinti da quelli umani.
