Immaginate di essere in riunione con altre persone e, mentre state discutendo di alcune strategie di business, l'intelligenza artificiale prende la parola per offrire un nuovo punto di vista sulla questione.
Secondo John Werner, autore per Forbes, ritiene che questo scenario possa diventare presto realtà, dando vita a spazi di discussione creativi dove le persone possono esprimersi meglio.
Nella visione di Werner i sistemi di intelligenza artificiale non si limitano a migliorare l'interazione tra uomo e macchine, ma diventano dei veri e propri framework a supporto delle interazioni tra le persone.
Un esempio di questa evoluzione è il progetto Colaj della firma SOSO, il quale consente a un sistema di intelligenza artificiale in grado di partecipare attivamente alle sessioni di brainstorming e fornire nuovi spunti di discussione.
La compagnia sta lavorando a una soluzione capace di sbloccare il potenziale dei gruppi di discussione per supportare una connessione più profonda tra le persone e renderle più creative.
Ascoltando le idee delle persone, l'intelligenza artificiale può fornire una visione completa dei diversi punti di vista e suggerire i punti più interessanti da approfondire, evidenziando in che modo i singoli contributi si intersecano per creare più valore.
Nella pratica, l'obiettivo della compagnia è articolare il sistema in una sorta di "lavagna intelligente" che tiene traccia di tutte le idee condivise, le immagini a supporto e le eventuali domande, distinguendo tra i contributi delle persone e quelli dell'intelligenza artificiale.
Il sistema è utile anche per superare il problema della "pagina bianca", sciogliendo i primi nodi per cominciare a mettere su carta le idee e definire un punto di partenza.
Sotto un certo punto di vista, persone e IA potrebbero invertire i ruoli, con la seconda che diventa una sorta di "prompt engineer" capace di stimolare le persone per raggiungere risultati.
Il sistema di SOSO è un perfetto esempio di come l'intelligenza artificiale non è pensata per sostituire del tutto le capacità umane, ma per aiutare le persone a dare voce alle proprie qualità e a investire su nuove modalità di innovazione.
"Chiediamo all'intelligenza artificiale, in questo momento, di renderci più umani, non meno umani" ha affermato Eric Gunther , co-fondatore della compagnia. "Vogliamo raddoppiare le qualità che sono ancora unicamente umane".