News L’IA in azienda ancora in frenata, lo Skill Gap confermato da un nuovo report
Valerio Porcu
2' 5''
01/08/2024

L'adozione dell'intelligenza artificiale è rallentata da carenze di competenze e infrastrutture, limitando le potenzialità delle aziende di sfruttare appieno questa tecnologia.

L’IA in azienda ancora in frenata, lo Skill Gap confermato da un nuovo report

L’adozione dell'intelligenza artificiale (IA) sta crescendo rapidamente nelle aziende di tutto il mondo. Tuttavia, un nuovo rapporto di Cloudera evidenzia come la mancanza di competenze adeguate e infrastrutture obsolete stiano frenando il pieno sfruttamento di questa tecnologia. Nonostante il 90% delle aziende intervistate abbia implementato l'IA in qualche forma, solo una minoranza riesce a trarre vantaggio completo dalle sue potenzialità a causa di queste lacune.

La questione delle competenze è centrale. Secondo uno studio di Deloitte, il 68% dei dirigenti ritiene che ci sia un divario di competenze "moderato o estremo" nelle loro organizzazioni, con un 27% che lo considera "grave" o "estremo". Questo problema è aggravato dalla velocità con cui le tecnologie avanzano, rendendo difficile per molte aziende mantenere aggiornate le competenze dei loro dipendenti. In particolare, le competenze più richieste includono l'analisi predittiva, l'elaborazione del linguaggio naturale e lo sviluppo di modelli di apprendimento automatico.

Le infrastrutture tecniche sono un altro grande ostacolo. Molte aziende utilizzano ancora sistemi legacy che non sono in grado di supportare efficacemente le moderne applicazioni di IA. Questo limita non solo le capacità operative, ma anche la scalabilità delle soluzioni di IA. Secondo Cloudera, una delle sfide principali è l'integrazione dei modelli di IA nei flussi di lavoro esistenti, che richiede non solo competenze tecniche, ma anche infrastrutture adeguate per gestire grandi volumi di dati in modo sicuro e conforme alle normative.

La sicurezza dei dati e la conformità normativa rappresentano ulteriori barriere. Le preoccupazioni riguardano non solo la protezione dei dati sensibili, ma anche l'implementazione di pratiche etiche nell'uso dell'IA. Le aziende devono garantire che i loro sistemi di IA rispettino le normative vigenti, come il GDPR in Europa, e che siano trasparenti nell'utilizzo dei dati dei consumatori.

Le conseguenze di queste sfide sono significative. La mancanza di competenze adeguate non solo rallenta l'adozione dell'IA, ma mette anche a rischio la competitività delle aziende. Molti dirigenti stanno cercando di risolvere il problema investendo in programmi di formazione e riqualificazione del personale esistente, piuttosto che cercare di assumere nuovi talenti, che possono essere difficili da trovare e costosi da mantenere.

Sebbene l'adozione dell'IA stia crescendo, le aziende devono affrontare significativi ostacoli legati alle competenze e alle infrastrutture per sfruttarne appieno il potenziale. Superare queste sfide richiede investimenti strategici sia in tecnologia che in capitale umano, oltre a una gestione attenta dei rischi legati alla sicurezza e alla conformità.

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