L'intelligenza artificiale è il principale motore di competitività del settore manifatturiero: il 56% delle imprese vede nell'uso dell'IA, e in particolare dell'IA generativa, una spinta fondamentale per avere successo nel mercato nei prossimi 5 anni.
È quanto emerso durante la quinta edizione dello Smart Manufacturing Summit, l'appuntamento italiano dedicato alla trasformazione del settore manifatturiero in Italia organizzato da TIG - The Innovation Group. L'evento ha coinvolto numerosi player del settore e ospiti tra cui Adolfo Urso, Ministro del Made in Italy, e Valentino Valentini, Viceministro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Le tendenze per il 2024 parlano infatti di investimenti sostanziosi su soluzioni di intelligenza artificiale, usata soprattutto per il machine learning e il deep learning: il 38% ha indicato questa tecnologia come la più interessante su cui puntare nei prossimi 12 mesi. Al secondo posto troviamo l'IA generativa, selezionata dal 32% degli intervistati. Il 53% del campione intervistato prevede che in futuro le applicazioni di IA si estenderanno maggiormente verso il servizio clienti.
"La quinta edizione dello Smart Manufacturing Summit serve, tra le altre cose, a fotografare una situazione sempre più dinamica e complessa. Il manifatturiero italiano ha infatti l’opportunità di cavalcare le nuove tecnologie come AI Generativa e virtual twin per guadagnare competitività e liberare le energie creative tipiche della nostra industria" ha affermato Emilio Mango, Managing Director di TIG - The Innovation Group.
Nel 2023 il 47% delle imprese ha investito anche in progetti di cybersecurity e data analytics, e il 42% degli intervistati ha scelto anche tecnologie come il cloud computing e i MES (Manufacturing Execution Systems); segue l'IoT con una percentuale di investimento del 33%.
Per quanto riguarda il 2024, invece, l'interesse per il cloud computing è diminuito (12%), così come quello per la data anlytics (17%) e la cybersecurity (18%), tutti ambiti che registrano previsioni di investimento più basse rispetto all'anno scorso.
Anche se non è ancora una delle priorità per le imprese, l'attenzione ai gemelli digitali sta crescendo (22%): le imprese vedono nei Digital Twin un'opportunità per migliorare la formazione degli operatori, il controllo e monitoraggio della produzione, prototipazione virtuale e la progettazione avanzata.
Un altro grande motore della competitività nel manifatturiero è l'impegno nella sostenibilità ambientale (57%), con il 41% degli intervistati che ha già implementato un programma di sostenibilità. Per ottimizzare la gestione delle risorse e ridurre lo spreco, il 30% delle aziende sta implementando le pratiche di de-manufacturing e re-manufacturing, mentre un ulteriore 29% è aperto a esplorare queste pratiche nel futuro.
L'attenzione verso le tematiche green si riflette anche nelle attività della supply chain: le aziende stanno diversificando e rafforzando i rapporti con i fornitori per mitigare i rischi e migliorare la resilienza della catena di approvvigionamento.
"Lo scenario geopolitico non è incoraggiante (dopo la crisi energetica dello scorso anno e il rallentamento della “locomotiva” tedesca, ora è la scarsità delle materie prime critiche uno dei nodi da sciogliere) e le politiche industriali segnano l’inizio di Transizione 5.0, il nuovo programma di sviluppo e incentivi voluto dal Governo. È il momento giusto per mettere a confronto i diversi stakeholder che si ritrovano al Summit: Governo, Ricerca e Università, Associazioni, aziende utenti (dalle PMI alle grandi) e vendor" ha concluso Mango.