Approfondimenti La CIA sta utilizzando l'IA generativa per scopi di intelligence
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23/07/2024

La CIA sta utilizzando l'IA generativa per scopi di intelligence

Che la CIA usi l'IA non deve stupire: l'agenzia di intelligence statunitense sfrutta questa tecnologia dall'inizio degli anni 2000, soprattutto per task di natural language processing, computer vision e analisi video. Ora che l'IA generativa è nel pieno della sua diffusione e innovazione, anche la CIA è saltata sul treno in corsa e ha definito una roadmap precisa in collaborazione con industrie ed enti accademici.

A dirlo è Lakshmi Raman, direttrice del comparto IA dell'agenzia: intervistata da TechCrunch, Raman ha spiegato che "l'IA è qui per supportare la nostra missione. Gli umani e le macchine sono in prima linea nell'uso dell'IA".

La CIA sta utilizzando l'IA generativa soprattutto per gestire la mole di dati da analizzare e aiutare gli esperti di intelligence a risolvere gli errori di analisi che possono emergere. 

Negli ultimi mesi, col peggioramento della situazione geo-politica mondiale, la community di intelligence statunitense si è focalizzata sullo sviluppo di qualsiasi tool che potesse aiutare la CIA a gestire le tensioni, le minacce e le campagne di disinformazione sempre più diffuse. Tra questi strumenti c'è Osiris, una sorta di ChatGPT improntato però sui casi d'uso di intelligence. Il tool è in grado di riepilogare documenti e comunicare con gli analisti in linguaggio naturale per aiutarli a trovare gli insight di cui hanno bisogno.

Osiris viene usato non soltanto dalla CIA, ma anche nelle altre 18 agenzie di intelligence del Paese. Non è chiaro se il tool sia stato sviluppato internamente o appoggiandosi ad altre compagnie, ma Raman non ha nascosto il fatto che l'agenzia stia collaborando con diverse realtà note del settore tech.

"Usiamo servizi commerciali. Dobbiamo essere in grado di lavorare a stretto contatto con l'industria privata per usare non solo i servizi e le soluzioni più grandi di cui avete sentito parlare, ma anche servizi più di nicchia da parte di fornitori non tradizionali a cui potreste non aver mai pensato".

Pixabay
intelligenza artificiale

Non mancano però le preoccupazioni riguardo l'uso dell'IA generativa da parte della CIA: è già stato reso noto che l'agenzia, nonostante non abbia il permesso di investigare sui cittadini e sulle aziende americani, ha un database contenente informazioni di compagnie e privati statunitensi; inoltre, un report dell'Office of the Director of National Intelligence aveva reso noto che la CIA e le altre agenzie di intelligence statunitensi comprano informazioni sui cittadini del Paese da broker come LexiNexis e Sayari Analytics.

Il timore è che l'agenzia sfrutti l'IA generativa per analizzare questi dati, violando di fatto la privacy e le liberta civili dei cittadini statunitensi; non solo: poiché l'IA generativa, anche quella più avanzata, ha un certo margine di errore, il rischio è che i risultati siano viziati da dati con pregiudizi, come già accade per molti algoritmi per la previsione dei crimini.

Raman assicura che la CIA rispetta tutte le normative del governo statunitense, segue precise linee guida etiche e usa l'IA in modo da mitigare gli errori. "Lo chiamerei un approccio cauto all'IA" ha affermato Raman. "Direi che l'approccio che stiamo seguendo è quello di far capire ai nostri utenti quanto più possibile del sistema di IA che stanno usando. Creare un'IA responsabile significa che è necessario coinvolgere tutte le parti interessante: gli sviluppatori e i nostri uffici di privacy e delle libertà civili".

Raman ha aggiunto anche che, a prescindere dal compito che deve svolgere il sistema di IA, è importante che i designer chiariscano i possibili rischi e le aree in cui potrebbe fallire. 

L'utente deve essere al centro di ogni step di sviluppo del sistema di IA affinché rispetti i principi etici e di privacy e non sia un pericolo per le persone. Soprattutto nel caso della CIA, i tool di IA devono contare su meccanismi di protezione adeguati e sviluppati in modo da aderire a tutte le linee guida e le normative in vigore. 

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