Un algoritmo di intelligenza artificiale ha calcolato la probabilità che un quadro fosse stato dipinto da Renoir e non si trattasse di un falso.
Si tratta di un dipinto ("Gabrielle") che di recente è stato valutato per 100.000 - 150.000 sterline e messo in vendita. Il quadro, il cui proprietario è un collezionista Svizzero, è stato al centro di accese discussioni: alcuni critici d'arte sostenevano che non fosse un vero Renoir.
Per provare a risolvere la questione si è deciso di usare un algoritmo di IA per capire se il dipinto fosse un falso. Secondo il modello la probabilità che il quadro fosse di Renoir era dell'80.58%.
L'algoritmo, di proprietà dell'azienda Art Recognition, è stato addestrato utilizzando 206 dipinti riconosciuti dell'artista, analizzandone lo stile di pennellata e le combinazioni di colori che si ripetevano nelle opere. Ogni immagine è stata anche suddivisa in parti più piccole per aumentare la precisione del calcolo.
In seguito a questo risultato, il collezionista che possiede il quadro ha deciso di sottoporlo a ulteriori esami per l'analisi dei pigmenti. Il gruppo di esperti che se ne è occupato ha dichiarato che si trattava di un autentico Renoir.
L'uso dell'algoritmo per la valutazione del quadro ha sollevato numerose questioni; prima fra tutte, per i cultori e gli esperti d'arte, la paura di essere scavalcati dall'IA nelle loro attività.
Carina Popovici, CEO di Art Recognition, ha specificato che l'algoritmo non è pensato per sostituire il lavoro dei critici d'arte ma per aiutarli nel prendere decisioni in caso di incertezza, come è accaduto col dipinto di Renoir.
Il modello semplicemente si affianca al lavoro degli esperti e, man mano che il dataset di opere aumenta, la sua precisione cresce. L'algoritmo non garantirà mai l'assoluta certezza del risultato, ma può diventare un alleato fondamentale nei processi di analisi e validazione delle opere d'arte.