Prevedere come l'intelligenza artificiale cambierà il mondo del lavoro e la società nel prossimo futuro è abbastanza semplice e ormai tutti concordano sul ruolo che assumerà, ma di fronte a un orizzonte temporale più ampio le previsioni diventano più incerte.
Bernard Marr, autore per Forbes, ha cercato di delineare come potrebbe essere la società nel 2034, ipotizzando un futuro dove l'intelligenza artificiale è perfettamente integrata nell'industria, nel lavoro e nella vita quotidiana.
L'intelligenza artificiale generale
L'intelligenza artificiale generale comprende tutti quei modelli che sono in grado di svolgere qualsiasi lavoro semplicemente chiedendogli che cosa fare, senza spiegargli come farlo.
Oggi la maggior parte dei sistemi più performanti è specializzata, anche se GPT-4 o Gemini stanno lavorando per raggiungere le capacità generali dell'IA tanto agognate. Secondo Marr, entro il 2034 il mercato raggiungerà l'obiettivo producendo sistemi più autonomi e intelligenti in qualsiasi tipo di task.
Ciò significa che l'IA sarà più intuitiva ed efficiente, poiché in grado di comprendere qualsiasi prompt ed eseguire compiti in modi che prima non erano possibili.
IA e quantum computing
Marr prevede che entro il 2034 la fusione tra IA e quantum computing inaugurerà una nuova era di supercomputing e scoperte scientifiche.
Il quantum computing velocizzerà l'esecuzione degli algoritmi di IA per risolvere problemi di ottimizzazione in tempistiche molto minori rispetto a quelle dei computer classici. L'unione di queste tecnologie supporterà notevolmente la ricerca di nuovi medicinali e materiali, così come il route planning delle compagnie di consegna.
Non mancano le preoccupazioni per la sicurezza e la cifratura dei dati: con l'avvento dei supercomputer, le soluzioni di protezione dei dati potrebbero rivelarsi inefficaci; per questo sarà necessario sviluppare nuove soluzioni di sicurezza.
Un futuro di "super-umani"
Secondo Marr, nel prossimo decennio l'intelligenza artificiale potrebbe aumentare a dismisura le nostre capacità, sia dal punto di vista cognitivo, quindi le abilità di imparare o prendere decisioni, sia dal punto di vista fisico: le protesi potenziate dall'IA, come arti meccanici o esoscheletri, renderci molto più forti e capaci fisicamente di quanto non siamo oggi.
In modo analogo, i progressi nel settore potrebbero migliorare gli impianti ottici per risolvere numerosi problemi di vista, o fornirci insight sempre più precisi per creare relazioni umane di valore, arricchite dalla giusta dosa di empatia e intelligenza emotiva.
Robot e cobot
L'intelligenza artificiale si intreccia anche col mondo della robotica: visti i progressi di questo settore, entro i prossimi 10 anni i robot potrebbero diventare dei veri e propri "compagni di vita", pronti ad aiutarci sia nel lavoro che nella vita privata.
Chiaramente non bisogna immaginare una società distopica in cui i robot vivono al pari degli umani e diventano completamente autonomi, ma pensare invece a un futuro in cui i robot agiscono nelle case, negli uffici e negli spazi pubblici per migliorare la vita delle persone.
Robot e cobot (collaborative robot) si occuperanno dei lavori manuali più ripetitivi e pericolosi, dalle consegne alle costruzioni, e potrebbero avere un ruolo fondamentale anche nell'assistenza casalinga, soprattutto per le persone con ridotta mobilità o che hanno bisogno di sostegno e monitoraggio continuo.
L'IA per i governi e le forze dell'ordine
Infine, è possibile che nei prossimi 10 anni l'IA potrebbe essere saldamente integrata nell'infrastruttura pubblica e nei sistemi giudiziari. Questa tecnologia sarà sempre più integrata nelle amministrazioni per snellire i processi burocratici, dal rilascio di permessi e licenze alle decisioni in materia di pianificazione urbana.
L'intelligenza artificiale potrebbe anche supportare i politici nella definizione delle priorità in base alle esigenze espresse dalla popolazione, oltre a prevedere in modo proattivo i problemi che potrebbero emergere.
L'IA aiuterà anche le forze dell'ordine per prevedere le zone in cui è più probabile che si verifichino i reati, o persino chi potrebbe commetterli, aiutando gli organi di pubblica sicurezza a migliorare la sorveglianza e garantire l'ordine pubblico.
Per cogliere tutti i benefici dell'IA, bisognerà assicurarsi che la tecnologia sarà a disposizione di tutti e non solo di una fortunata elite che potrebbe usarla esclusivamente per il proprio tornaconto. L'entusiasmo per il futuro è palpabile, ma occorrerà lavorare anche per garantire il rispetto dei principi etici e di privacy, in modo che l'IA operi sempre nei nostri migliori interessi.