Il Future Combat Air System (FCAS), un progetto guidato da Germania, Francia e Spagna, rivoluzionerà il combattimento aereo integrando l'intelligenza artificiale (AI) nei suoi nuovi jet e droni. Coinvolgendo partner come Dassault Aviation, Airbus e Indra Sistemas, il progetto prevede di avere unità di dimostrazione pronte entro la fine del decennio.
Nel progetto FCAS una delle innovazioni chiave è l'uso dei droni "loyal wingmen" che accompagneranno i velivoli pilotati, fornendo dati, potenza di fuoco e capacità difensive. Questi droni opereranno autonomamente, riducendo il carico di lavoro dei piloti.
I droni sono gestiti con un approccio decentralizzato sviluppato dalla società NeuralAgent, che ha creato modelli locali per ogni drone, e ha superato i sistemi centralizzati nelle simulazioni, mantenendo oltre il 95% di connettività in condizioni avverse. Questa tecnologia sarà integrata nell'hardware esistente entro il 2025.
Naturalmente anche il jet pilotato gode di molti supporti AI, e questa realtà porta a una trasformazione del ruolo del pilota, che si occuperà di gestire la missione molto più che di pilotare l’aereo. L'autonomia guidata dall'AI consentirà agli aerei di eseguire compiti complessi indipendentemente, migliorando l'efficacia delle missioni. Sebbene i modelli iniziali di AI siano pre-sviluppati, le iterazioni future potrebbero incorporare l'apprendimento automatico per l'adattabilità in tempo reale.
La complessità del progetto implica l'integrazione dell'AI tra migliaia di ingegneri e numerose aziende, con sfide organizzative significative. Tuttavia, soluzioni come la "digital assembly hall" sviluppata da Helsing mirano a semplificare i flussi di lavoro e garantire l'interoperabilità.
Nonostante i progressi, permangono preoccupazioni etiche e strategiche riguardo le armi autonome. Sebbene l'FCAS miri a migliorare il processo decisionale senza capacità letali completamente autonome, il potenziale di abuso rimane un tema di dibattito. Il progetto, infatti, è accompagnato da un gruppo di lavoro etico e legale che garantisce il rispetto delle normative internazionali e dei principi etici.
Professor Justin Bronk del Royal United Services Institute (RUSI) sottolinea che "gli UCAV offrono vantaggi chiave in scenari di conflitto ad alta intensità, tra cui la loro capacità di essere prodotti in piccole quantità e migliorati regolarmente"
Un esempio significativo di utilizzo dell'AI in ambito militare è stato fornito dagli Stati Uniti con il loro F-16 autonomo, il quale ha dimostrato la capacità di eseguire manovre complesse senza intervento umano, causando però preoccupazioni per l'autonomia decisionale nelle situazioni di guerra
Il progetto FCAS rappresenta un grande passo avanti nelle capacità difensive europee, sfruttando l'AI per trasformare il combattimento aereo e i ruoli dei piloti. La collaborazione tra le nazioni europee e l'integrazione di tecnologie avanzate mirano a garantire la posizione dell'Europa nelle operazioni militari future.