Il percorso verso un'economia circolare e più sostenibile coinvolge anche il mercato automobilistico: oltre a puntare sulla produzione di auto elettriche, i produttori devono fare attenzione a scegliere materiali più green e componenti riciclabili, sempre più difficili da reperire.
Richard Felton, Senior Practice Manager di AWS, ha condiviso una riflessione su come la transizione a un mercato più sostenibile sta cambiando non solo il modo in cui i veicoli vengono alimentati, ma anche il ruolo delle case automobilistiche nella relazione coi consumatori.
È già interesse economico delle case produttrici monitorare le prestazioni dei componenti, aggiornarli quando necessario e controllare il loro stato di salute. Il valore dei veicoli, spiega Felton, non dipenderà più solo dal prestigio della Casa, ma anche dal loro livello di sostenibilità.
Questo nuovo ecosistema che si creerà attorno ai veicoli potrà sfruttare la tecnologia cloud per diventare ancora più innovativo e scalabile, riducendo al minimo l'impatto sull'ambiente.
Il cloud alimenta l'economia sostenibile e circolare
Il passaggio alle auto elettriche richiederà 4.000 GWh di capacità della batteria agli ioni di litio entro il 2030 per alimentare 100 milioni di veicoli elettrici; ciò si traduce in due sfide importanti per le case automobilistiche, relative sia alle normative che alle risorse.
Da una parte la legislazione dell'UE affida la responsabilità dello smaltimento delle batterie al produttore stesso e impone un livello minimo di contenuto riciclato per quelle destinate ai veicoli elettrici; dall'altro si pone il problema della carenza di materie prime come il litio, il cobalto, il nichel e il manganese che obbliga le case automobilistiche a riutilizzare il più possibile questi elementi.
I produttori devono così tenere traccia di ciò che accade alle batterie dei veicoli fino alla fine della loro vita, non solo quando lasciano lo showroom, identificando i cali di prestazione e il miglior momento per ritirarle dal mercato e riciclare gli elementi ancora funzionanti.
Per realizzare questo percorso di recupero i produttori si affidano alle architetture cloud in grado di trasformare le batterie EV in risorse digitali semplici da analizzare.
Il monitoraggio comincia dalla factory connessa al cloud: una volta prodotte, le batterie lasciano lo stabilimento con un documento di tracciabilità che include tutte le informazioni sulle condizioni e le materie prime usate nella fabbricazione.
Il documento raccoglie anche i dati su come viene usata la batteria, e le informazioni vengono poi condivise con la casa automobilistica grazie alla tecnologia incorporata nei veicoli connessi.
I dati vengono utilizzati per creare gemelli digitali delle batterie che mostrano lo stato dei componenti e che sono in grado di prevedere quando i moduli subiranno dei guasti. Conoscendo lo stato della batteria e dei suoi elementi, i gemelli digitali sono anche in grado di richiamare il prodotto al momento più opportuno e guidare il processo di riciclaggio.
"Queste soluzioni rispondono all’esigenza del settore automobilistico di nuovi modelli di business capaci di creare valore per gli acquirenti" spiega Felton. "Piuttosto che aumentare la frustrazione nei confronti di un veicolo con prestazioni in deterioramento e costi di manutenzione in aumento, ottengono una supervisione proattiva da parte del produttore volta a mantenere il veicolo in funzione".
Grazie all'economia circolare alimentata dal cloud, le case automobilistiche possono creare una relazione più stretta e solidale coi clienti e offrire una supervisione proattiva che massimizza la vita dei veicoli e riduce gli sprechi.