I dati sono diventati il centro dell'economia e, se gestiti al meglio, rappresentano un vantaggio competitivo. Questo è vero anche nel mondo della Formula 1, uno sport che da sempre ha sfruttato la tecnologia per migliorare le performance di gara.
Come spiega Bernard Marr, tutti i team di F1 collaborano strettamente con una o più firme tecnologiche per trarre il massimo vantaggio dall'innovazione, in particolare dall'IA e dalla data analytics.
Un esempio di come la tecnologia può riscrivere le regole di una corsa è il campo della fluidodinamica computazionale, ovvero la scienza che analizza e risolve i problemi dei fenomeni fluidodinamici.
Nel caso della Formula 1, questi metodi vengono usati per migliorare il design delle macchine e valutare gli effetti di nuove componenti sull'aerodinamicità del veicolo. I dati per l'analisi vengono collezionati tramite sensori posizionati sul veicolo che mediamente producono 3GB di dati per ogni gara o sessione d'allenamento.
Per elaborare questi dati servono algoritmi performanti e sufficiente potenza computazionale per eseguire simulazioni complesse, oltre a team di ingegneri specializzati nell’analisi dati. Il costo delle operazioni non è indifferente, ma i benefici sulle performance superano di gran lunga le spese.
I parametri raccolti durante le gare non riguardano soltanto l’aerodinamicità del veicolo, ma comprendono tutta una serie di informazioni (condizioni della strada, condizioni meteo, comportamento degli avversari, ... ) fondamentali per determinare le migliori strategie di gara.
Questi dati vengono elaborati e usati all’interno di simulazioni virtuali che aiutano gli ingegneri a individuare i problemi del veicolo e risolverli prima di scendere in pista, riducendo il rischio di fallimento durante la gara.
I team di F1 utilizzano la potenza dell’IA per creare gemelli virtuali su cui testare i cambiamenti prima di apportarli alla macchina, limitando i fallimenti e di conseguenza anche i costi di riparazione o modifica. Solo grazie all’intelligenza artificiale è possibile analizzare i dati generati durante la gara e usarli per creare prototipi virtuali precisi su cui effettuare miglioramenti.
Infine, anche le tecnologie cloud si rivelano un alleato fondamentale durante le gare, soprattutto per coinvolgere il pubblico rendendolo partecipe dell’andamento della corsa. Il problema della Formula 1, spiega Marr, è che gli spettatori hanno una visione limitata della gara, soprattutto chi si trova nel circuito.
Per questo la Formula 1 ha avviato da diversi anni una partnership con AWS per utilizzare i dati relativi al posizionamento delle auto e ai tempi al fine di creare insight precisi e completi per il pubblico.
Invece di essere limitati dalle videocamere e seguire solo 2 o 3 macchine alla volta, o peggio ancora vedere solo una minima parte del circuito, i fan dello sport possono accedere a informazioni di gara sempre aggiornate, presentate sui maxi schermi in maniera semplice da comprendere.
Nel mondo della Formula 1 esistono tante partnership di successo tra i team sportivi e le firme di tecnologia. Un esempio è la collaborazione tra Alteryx, società specializzata nell'analisi dati, e il team McLaren, o anche tra il team Mercedes AMG Petronas e TeamViewer per la condivisione di dati in tempo reale tra i team di ingegneri e il pilota.
La tecnologia sarà un aspetto sempre più importante nella Formula 1, capace di migliorare le performance ma anche di soddisfare le necessità del pubblico, rendendo le gare immersive e coinvolgenti.