L'ultimo Work Trend Index di Microsoft e LinkedIn ha rivelato che i dipendenti vogliono usare l'IA, ma sono anche restii a rivelarlo ai propri capi.
La paura dei dipendenti nei confronti dell'IA non è affatto scomparsa: i lavoratori continuano ad avere paura di essere sostituiti dall'intelligenza artificiale, e proprio per questo motivo utilizzano i tool quotidianamente senza informare l'azienda.
Secondo l'ultimo Work Trend Index di Microsoft e LinkedIn, più della metà dei lavoratori che usa l'IA (52%) ha affermato di essere riluttante nel rivelare ai propri capi di usarla per i task più importanti, e il 53% è preoccupato di apparire rimpiazzabile proprio perché utilizza i tool intelligenti per attività centrali.
Questo comportamento, provocato nella maggior parte dei casi dalla mancanza di linee guida condivise e di una governance robusta, fa sì che il 78% degli utenti di IA utilizzi tool di nascosto e non approvati dall'azienda, un fenomeno che prende il nome di "Bring Your Own AI" (BYOAI).
L'uso dell'intelligenza artificiale sul lavoro è diventato una necessità visto l'incremento del volume di attività: il 68% degli intervistati ha affermato di fare fatica a rimanere al passo con la quantità di lavoro da svolgere, e il 46% si sente in burnout.
Persiste anche l'overload di email: l'85% delle comunicazioni che viene letta in meno di 15 secondi e in media una persona deve leggere circa 4 email per ciascuna che invia.
I dipendenti stanno trovando nell'IA un alleato indispensabile, ma manca la comunicazione con la compagnia e ciò comporta una serie di rischi di sicurezza e di privacy che le aziende non possono permettersi di affrontare.
"Le persone sono sommerse dai debiti digitali e sotto pressione sul lavoro, e si rivolgono all'intelligenza artificiale per trovare sollievo. L'opportunità per ogni leader è quella di incanalare questo slancio nel ROI" si legge nel report.
I leader aziendali dovrebbero infatti abbracciare il cambiamento e aiutare i dipendenti a usare efficacemente i nuovi tool, evitando di dover fronteggiare il fenomeno dello "shadow AI", con tutti i rischi che ne conseguono.
Gli utenti vogliono usare l'IA e vorrebbero che l'azienda rimanesse al passo coi tempi. I benefici derivanti dai nuovi tool sono troppo importanti per ignorarli: i dipendenti riescono a risparmiare tempo (90%), concentrarsi sulle attività più importanti (85%), essere più creativi (84%) e apprezzare maggiormente il proprio ruolo (83%).
Il modo migliore per rassicurare i dipendenti del loro valore è comprendere insieme a loro in che modo l'intelligenza artificiale può velocizzare le attività, riconoscendolo come strumento a supporto e non a sostituzione del lavoratore. Per fare ciò è indispensabile investire sul training e sul reskilling della propria forza lavoro, in modo che l'intera azienda sia pronta ad affrontare lo shift tecnologico.
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