Alcune voci provenienti dall’interno di Google raccontano di come sia stato recepito nell’azienda l’enorme eco che ha seguito il lancio di ChatGPT, un chatbot basato su intelligenza artificiale presentato da OpenAI e diventato popolare soprattutto grazie alle risposte e alle conversazioni rilanciate sui social media.
Un articolo pubblicato da Cnbc ha raccolto diverse testimonianze, tra cui le domande e le obiezioni poste alla dirigenza di Alphabet (la società che controlla tutte le attività di Google) durante una recente riunione “all-hands” che ha coinvolto l’intera azienda.
I dipendenti di Google hanno espresso preoccupazioni sulla posizione dell'azienda nel settore dell’intelligenza artificiale conversazionale, alla luce del successo delle tecnologie concorrenti e dei progressi delle ricerche interne: Google sta infatti sviluppando da tempo Lamda, un acronimo per Language Model for Dialogue Applications.
Il CEO di Alphabet Sundar Pichai e il capo della divisione AI di Google Jeff Dean hanno risposto che la società ha sviluppato capacità simili a quelle di ChatGPT, ma che il rischio reputazionale a seguito di eventuali problemi ed errori sarebbe molto maggiore, poiché le persone devono fidarsi delle risposte fornite da Google.
Dean ha aggiunto che ChatGPT soddisfa un bisogno evidente degli utenti, ma che i modelli attuali di intelligenza artificiale presentano problemi; gli utenti che si rivolgono a Google per ottenere risposte sono miliardi, e hanno imparato a fidarsi dei risultati forniti, mentre ChatGPT è appena nato e può permettersi qualche passo falso senza intaccare la propria reputazione.
Nubi all’orizzonte?
Anche la banca d’affari Morgan Stanley ha analizzato le prospettive di Google alla luce delle ultime novità nel settore delle chat basate sull’intelligenza artificiale.
L’analista Brian Nowak però ha tranquillizzato gli investitori affermando che Google è ancora forte perché sta investendo molto nella ricerca e sta sviluppando tecnologie simili come LaMDA. Ha aggiunto che cambiare le abitudini dei consumatori è una grande sfida per qualsiasi tecnologia competitiva.
Durante l’incontro con i dipendenti, il Ceo di Alphabet ha rivelato che l’azienda in serbo molte novità in questo settore per il prossimo anno, ma che l’intelligenza artificiale conversazionale è un’area in cui Google dovrà essere nello stesso tempo audace e responsabile, bilanciando i suoi sforzi tra questi due aspetti.