News Google teme danni alla reputazione dai bot conversazionali
Dario Orlandi
2' 1''
19/12/2022

Un approfondimento pubblicato da Cnbc sottolinea come la dirigenza di Google sia molto cauta sull’adozione dei sistemi di chat basati sull’IA.

Google teme danni alla reputazione dai bot conversazionali

Alcune voci provenienti dall’interno di Google raccontano di come sia stato recepito nell’azienda l’enorme eco che ha seguito il lancio di ChatGPT, un chatbot basato su intelligenza artificiale presentato da OpenAI e diventato popolare soprattutto grazie alle risposte e alle conversazioni rilanciate sui social media.

Un articolo pubblicato da Cnbc ha raccolto diverse testimonianze, tra cui le domande e le obiezioni poste alla dirigenza di Alphabet (la società che controlla tutte le attività di Google) durante una recente riunione “all-hands” che ha coinvolto l’intera azienda.

I dipendenti di Google hanno espresso preoccupazioni sulla posizione dell'azienda nel settore dell’intelligenza artificiale conversazionale, alla luce del successo delle tecnologie concorrenti e dei progressi delle ricerche interne: Google sta infatti sviluppando da tempo Lamda, un acronimo per Language Model for Dialogue Applications.

Sundar Pichai, Ceo di Google e Alphabet
Sundar Pichai, Ceo di Google e Alphabet

Il CEO di Alphabet Sundar Pichai e il capo della divisione AI di Google Jeff Dean hanno risposto che la società ha sviluppato capacità simili a quelle di ChatGPT, ma che il rischio reputazionale a seguito di eventuali problemi ed errori sarebbe molto maggiore, poiché le persone devono fidarsi delle risposte fornite da Google.

Dean ha aggiunto che ChatGPT soddisfa un bisogno evidente degli utenti, ma che i modelli attuali di intelligenza artificiale presentano problemi; gli utenti che si rivolgono a Google per ottenere risposte sono miliardi, e hanno imparato a fidarsi dei risultati forniti, mentre ChatGPT è appena nato e può permettersi qualche passo falso senza intaccare la propria reputazione.

Nubi all’orizzonte?

Anche la banca d’affari Morgan Stanley ha analizzato le prospettive di Google alla luce delle ultime novità nel settore delle chat basate sull’intelligenza artificiale.

L’analista Brian Nowak però ha tranquillizzato gli investitori affermando che Google è ancora forte perché sta investendo molto nella ricerca e sta sviluppando tecnologie simili come LaMDA. Ha aggiunto che cambiare le abitudini dei consumatori è una grande sfida per qualsiasi tecnologia competitiva.

Durante l’incontro con i dipendenti, il Ceo di Alphabet ha rivelato che l’azienda in serbo molte novità in questo settore per il prossimo anno, ma che l’intelligenza artificiale conversazionale è un’area in cui Google dovrà essere nello stesso tempo audace e responsabile, bilanciando i suoi sforzi tra questi due aspetti.

Condividi questo contenuto

Potrebbe interessarti anche

News

Rinnovare la leadership per accogliere la diversità generazionale

Gli ambienti di lavoro si stanno trasformando profondamente ed è necessario rinnovare la leadership per rispondere alle...

News

Pro e contro del disegno di legge SB 1047 della California

La California vuole prevenire catastrofi causate dall'intelligenza artificiale ma la Silicon Valley teme effetti collate...

News

L'IA generativa rivoluzionerà il supporto clienti

L'introduzione di tecnologie avanzate sta trasformando il customer service, ma gli esperti assicurano che l'intervento u...

News

Per Millennial e GenZ la GenAI migliora il work-life balance e la qualità del lavoro

Secondo una ricerca di Deloitte, Millennial e GenZ sono ottimisti riguardo la GenAI e ritengono che possa migliorare il...