Una ricerca sottolinea la crescente importanza dell’approccio FinOps, che è previsto in rapidissima crescita nel prossimo triennio.
Reply ha recentemente reso pubblici i risultati della ricerca "Cloud Governance: Focus on FinOps"; l’analisi conferma che i crescenti investimenti nel cloud computing sono accompagnati da una maggiore adozione di modelli di governance architetturali e di sicurezza, e dall'ottimizzazione dei costi con la nascente metodologia FinOps.
FinOps è un sistema di gestione del cloud e una pratica culturale che consente alle organizzazioni di ottenere il massimo valore aziendale aiutando i team di ingegneria, finanza, tecnologia e business a collaborare per prendere decisioni basate sui dati.
Il segmento FinOps è in forte crescita e risponde all'esigenza delle aziende di avere un'analisi più evoluta dei costi del cloud.
Secondo le proiezioni, gli investimenti in IT e cloud operations cresceranno da 37 a 54 miliardi di euro entro il 2026, trascinati proprio dal segmento FinOps che triplicherà il suo valore.
Il settore della gestione tradizionale dei data center diminuirà del 60%, mentre la gestione dei servizi in cloud raddoppierà.
Il cosiddetto cluster Rising-6, composto da Italia, Paesi Bassi, Brasile, Belgio, Polonia e Romania, registrerà un calo del 30% delle Operations IT tradizionali.
Aumenteranno però gli investimenti nelle Operations in cloud e nelle soluzioni FinOps che cresceranno rispettivamente di 2,5 e 4 volte entro il 2026, superando soglie di 3 miliardi e 1,5 miliardi di euro.
In Italia, il mercato delle IT e cloud operations arriverà a valere 876 milioni di euro nel 2026, con una forte presenza dei servizi IT tradizionali (anche se con un calo del 30% rispetto al 2021) e una buona crescita del mercato legato alla gestione del cloud.
Le soluzioni FinOps cresceranno fino a raggiungere i 126 milioni di euro nel 2026. Inoltre, un'adeguata cloud governance permette sia di aumentare la sicurezza informatica sia di rendere più sostenibili le operations IT, aggiungendo così un elemento di attenzione alla sostenibilità delle attività quotidiane.
Filippo Rizzante, CTO di Reply, ha commentato: “In un mondo sempre più interconnesso e cloud-first, l’adozione del cloud computing non è un progetto a sé stante, ma deve essere integrato nel DNA aziendale.
“L’ottimizzazione dei costi, la sostenibilità, la sicurezza e l’agilità sono solo alcuni dei benefici del cloud computing che lo rendono quasi una scelta obbligata per tutte le aziende che puntano ad essere snelle e sostenibili”.
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