Il ruolo del data scientist continua a essere molto richiesto in tutto il mondo. Secondo i dati riportati da Glassdoor, tra il 2017 e il 2022 le offerte di lavoro per i data scientist sono aumentate del 480%.
Il motivo è semplice: in mercato fortemente guidato dai dati le imprese hanno bisogno di figure esperte nell'analisi dei dati, capaci di guidare i processi decisionali sulla base delle informazioni a loro disposizione.
Nonostante le numerose occasioni di lavoro, per un data scientist è difficile trovare l'organizzazione giusta, quella in grado di offrire un buon potenziale di crescita professionale.
Lyndsey Padden, data science talent strategy leader, ha condiviso quattro criteri da seguire durante un colloquio per capire se l'azienda con cui si ha a che fare può rappresentare una valida opportunità di carriera.
La prima cosa da capire è se l'azienda è consapevole della rapida evoluzione delle tecnologie e ha quindi intenzione di supportare i talenti in un percorso di formazione continua.
Le organizzazioni migliori sono quelle che programmano corsi di aggiornamento per evolvere le skill tecniche e comunicative dei propri dipendenti, permettendogli di tenere il passo con le ultime innovazioni.
Un candidato dovrebbe quindi informarsi sui corsi di formazione previsti dall'azienda e approfondire come è stato gestito il cambiamento tecnologico nell'organizzazione, se c'è stato.
Nel valutare un'offerta di lavoro è opportuno anche valutare la presenza di altri data scientist in azienda o comunque di figure che si occupano della gestione dei dati.
La collaborazione è essenziale in questo campo, spiega Padden, quindi se il candidato mira ad accrescere le proprie capacità dovrebbe valutare positivamente quelle realtà in cui ci sono team già formati o dove c'è volontà di costruire una rete di conoscenza condivisa.
Di fondamentale importanza è anche capire in che modo la data science viene integrata nelle strategie di business. Nella ricerca di una nuova opportunità lavorativa bisogna considerare la maturità dell'azienda in termini di cultura dei dati per assicurarsi di rimanere sempre coinvolti nei processi decisionali.
L'ultimo consiglio di Padden vale in realtà per qualsiasi altra posizione lavorativa: prima del colloquio è utile conoscere le opinioni sull'azienda da parte di ex dipendenti (tramite Glassdoor, LinkedIn, o altri social media) e il modo in cui si presenta al pubblico.
Il candidato dovrebbe farsi un'idea della cultura aziendale prima dell'incontro con l'HR, ottenendo quante più informazioni possibili sul livello di fidelizzazione dei talenti e del turn-over, e poi cercare riscontro durante il colloquio.
A conti fatti, durante la ricerca del lavoro un data scientist dovrebbe fare ciò che sa fare meglio: analizzare i dati a disposizione per prendere decisioni informate. Trovare l'organizzazione giusta non è semplice, ma col giusto approccio si può massimizzare la probabilità di successo.
