Un recente studio pubblicato sul Journal of Hospitality Marketing & Management ha evidenziato che la semplice menzione dell’intelligenza artificiale (AI) nelle descrizioni dei prodotti può ridurre significativamente l’intenzione d’acquisto da parte dei consumatori. Questa tendenza emerge soprattutto per i prodotti di alto valore percepito come dispositivi medici o elettronica di consumo, dove la fiducia e la sicurezza sono fondamentali. Il fenomeno, secondo i ricercatori, è legato a una crescente sfiducia verso l'AI, che viene percepita come una tecnologia troppo invasiva o non del tutto compresa.
L’evidenza della sfiducia verso l’AI non è isolata. Uno studio condotto da SurveyMonkey ha rilevato che solo il 25% dei consumatori ritiene che l'AI avrà un impatto positivo sulle loro esperienze, mentre il 32% teme che potrebbe avere un effetto negativo. Questo pessimismo si riflette anche nella percezione del livello di personalizzazione che l'AI può offrire. Nonostante l'86% dei professionisti del customer experience creda che l'AI migliori la personalizzazione, solo l'8% dei consumatori concorda con questa affermazione, dimostrando un notevole divario tra le aspettative delle aziende e quelle dei consumatori.
Discrepanze tra aspettative e realtà
L’AI nel settore retail mostra un altro paradosso: mentre l’80% dei consumatori globali si dichiara interessato all’utilizzo dell'AI per migliorare la propria esperienza di shopping, meno di un terzo di coloro che hanno già utilizzato assistenti virtuali AI si è detto soddisfatto dell'esperienza. Questo gap tra aspettative e realtà contribuisce a incrementare la diffidenza verso l'AI, in particolare quando viene associata a prodotti o servizi di alto valore.
Questo crescente scetticismo nei confronti dell’AI rappresenta una sfida significativa per le aziende che utilizzano questa tecnologia come leva di marketing. Secondo uno studio pubblicato su Psychology & Marketing, il valore percepito di un prodotto può diminuire se viene esplicitamente indicato che il design o la funzionalità sono gestiti da AI, soprattutto per prodotti destinati a scopi esperienziali, dove l'interazione umana è ancora preferita. Pertanto, le aziende devono riconsiderare come comunicare l'uso dell'AI nei loro prodotti, cercando di focalizzarsi su benefici tangibili piuttosto che sull'enfasi della tecnologia stessa.
La crescente diffidenza verso l’AI suggerisce che i consumatori non sono ancora pronti ad abbracciare completamente questa tecnologia, specialmente in contesti dove la fiducia è fondamentale. Le aziende che intendono integrare l'AI nelle loro strategie di prodotto devono essere consapevoli di queste dinamiche e potrebbero dover adottare un approccio più cauto e trasparente nella comunicazione del valore aggiunto che l'AI può portare, evitando di enfatizzarla eccessivamente e focalizzandosi invece su come risponde ai bisogni e alle aspettative concrete dei consumatori.