Durante il convegno “Artificial Intelligence: l’era dell’implementazione!”, l’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano ha presentato i risultati di una ricerca che sottolinea l’ottimo andamento del settore.
Il 2022 è stato un anno da record per l'Intelligenza Artificiale, grazie ai continui progressi nelle capacità dell’hardware e all’interesse suscitato da progetti come Dall-E2 e ChatGPT. In Italia, il mercato dell'AI ha raggiunto i 500 milioni di euro, con una crescita del 32% in un solo anno.
Un risultato ancor più notevole se si considera il contesto economico complessivo, che versa in una situazione complessa e certamente non troppo favorevole.
Il 61% delle grandi imprese italiane ha già avviato almeno un progetto di AI, mentre tra le Pmi il 15% ha almeno un progetto avviato. Il 93% degli italiani ha sentito parlare di AI, ma il 73% nutre timori per i possibili impatti sul mondo del lavoro.
Gli utenti italiani utilizzano soprattutto assistenti virtuali e sistemi di Recommendation, come i chatbot, che sono ormai diffusi come gli assistenti vocali. L'interesse verso le raccomandazioni dei motori di AI per l'ecommerce è in aumento e un utente su quattro ha effettuato un acquisto online dopo averli utilizzati.
Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence, ha commentato: “Per quanto riguarda la crescita del mercato, si tratta del valore più alto da quando l’Osservatorio ha avviato la stima (2018), per di più senza il traino di obblighi o incentivi pubblici e in un periodo di grande incertezza economica e geopolitica”.
“L’intelligenza artificiale sta entrando prepotentemente nel pensiero strategico e nella pratica operativa di imprese pubbliche e private, con impatti sulle prestazioni, la struttura di costo, ma anche il ruolo delle persone”, ha concluso Piva.
Intelligenza e dati
La maggior parte del mercato dell'Intelligenza Artificiale in Italia (34%) è legata a soluzioni per analizzare ed estrarre informazioni dai dati, come previsioni aziendali, gestione degli investimenti e budgeting.
Un altro importante settore è l’interpretazione del linguaggio scritto o parlato (28%), come NLP e chatbot, che consentono di elaborare automaticamente informazioni da documenti e comunicazioni. Il 19% del mercato riguarda i sistemi di raccomandazione che suggeriscono contenuti in base alle preferenze del cliente.
Il 10% del mercato è dedicato all'analisi del contenuto di un'immagine tramite Computer Vision, mentre il 9% è riservato alle soluzioni che automatizzano e governano le attività di un progetto tramite Intelligent Robotic Process Automation.
L'Osservatorio ha identificato cinque profili di maturità per le grandi aziende nell'adozione dell'IA. Il 34% delle aziende si trova nella fase di implementazione, con le risorse tecnologiche e le competenze necessarie per sviluppare progetti di IA.
Tra queste, c’è un 9% di Avanguardisti che gestiscono la catena del valore dei progetti e 25% di Apprendisti che hanno progetti a regime e iniziano a considerare i rischi etici.
Per migliorare ulteriormente, queste aziende dovranno coordinare le competenze interne e aumentare la diffusione dell'IA coinvolgendo tutti gli stakeholder. Il restante 66% delle aziende comprende organizzazioni in cammino, ma anche quelle che non considerano l'IA rilevante o che non hanno un'infrastruttura IT adeguata.