Approfondimenti La trasformazione data driven è importante per le imprese, ma i progressi sono limitati
Marina Londei
3' 47''
10/04/2024

Le imprese italiane hanno compreso l'importanza di iniziare una trasformazione data driven, ma fanno ancora fatica a intraprendere e concludere il percorso.

La trasformazione data driven è importante per le imprese, ma i progressi sono limitati

L'economia attuale è fortemente basata sul valore dei dati e le aziende di tutto il mondo stanno basando la loro trasformazione digitale proprio su di essi. Secondo i dati riportati da Denodo nel suo ultimo studio, anche in Italia le imprese hanno compreso l'importanza di un percorso data driven: l'85% delle realtà intervistate ha confermato che la trasformazione è qualcosa che rientra nei propri piani.

Solo il 20%, però, ha dichiarato di aver di fatto completato questo percorso, confermando che i dati rivestono un ruolo primario nella definizione dei propri processi e nelle decisioni di business.

La ricerca evidenzia che il 40% delle organizzazioni ha già avviato il percorso di trasformazione data driven, anche se si trova ancora nelle fasi iniziali, mentre il 25% si trova in una fase propedeutica all'inizio del processo. Il 15% degli intervistati, invece, ritiene che ci siano ancora troppe difficoltà legate alla trasformazione o non la considera in linea con la propria realtà.

Denodo evidenzia che, confrontando i risultati dell'ultima indagine con quelli del 2022, i progressi compiuti dalle aziende italiane in termini di implementazione sono ancora limitati: le realtà che hanno concluso il percorso di trasformazione sono passate solo dal 17% al 20%.

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trasformazione data driven

La trasformazione data driven

Secondo le imprese, un migliore utilizzo dei dati aumenta l'efficienza operativa (16%) e aiuta a rispondere in modo agile e veloce alle nuove richieste del mercato, oltre a incrementare la qualità dei servizi forniti (15%).

Il 13% delle imprese ha inoltre segnalato un importante miglioramento della customer experience, un elemento fondamentale in un contesto dove l'utente è sempre più al centro dei processi e delle decisione di business.

Non mancano però le difficoltà nel gestire il percorso di trasformazione basato sui dati, legate sia a fattori organizzativi, che culturali che tecnologici. Uno dei problemi più sentiti è la dispersione dei dati (26%) che complica l'accesso alle informazioni e in alcuni casi la semplice consapevolezza dell'esistenza di alcuni dati.

A seguire, le imprese segnala una difficoltà nell'instaurare una cultura legata al "possesso" dei dati (23%) che ostacola la condivisione delle informazioni.

"Nell'era della Data Driven Transformation, il patrimonio informativo rappresenta l’asset più prezioso e strategico di un’azienda, tuttavia l’enorme quantità di dati, la loro eterogeneità e la velocità con cui sono prodotti rischiano, in mancanza di una gestione efficace, di farne perdere il valore di business, Se la necessità di una trasformazione è ormai qualcosa che la maggior parte delle aziende ha metabolizzato, il percorso è complesso e quindi non scevro di difficoltà" spiega Andrea Zinno, Data Evangelist di Denodo.

I risultati di Denodo parlano comunque di una riduzione significativa nella percentuale di azienda in cui manca una struttura deputata alla gestione dei dati (dal 21% al 13%); ciò è un segno importante del fatto che le imprese stiano prendendo atto dell'importanza di agire a livello organizzativo. A conferma di questo aspetto, il 45% delle imprese ha affermato di avere un team centralizzato per la gestione dei dati. 

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trasformazione digitale

Il percorso di trasformazione data driven richiede una particolare attenzione ai dati che spesso necessitano di uno specifico programma di diffusione e per i quali è necessario avviare altrettanto specifiche attività di formazione. 

Per l'aziende l'elemento imprescindibile che abilita la trasformazione è la qualità dei dati (25%), seguito dalla data governance (20%). Analoga importanza rivestono le competenze disponibili all’interno delle aziende (20%).

Sorprende invece come meno di 1 azienda su 10 (7%) identifichi come fondamentale l’esistenza di ruoli e definizioni ben strutturate in merito ai dati e alle metriche, quando invece dovrebbero essere aspetti centrali un processo non non solo di trasformazione, ma anche di democratizzazione dei dati. 

L'IA supporta la trasformazione aziendale

L'indagine di Denodo evidenzia che l'intelligenza artificiale è diventata uno dei fattori principali che contribuiscono alla trasformazione, con il 25% delle imprese che intende sfruttarla nel proprio percorso. Le diverse branche dell'IA, in particolare il machine learning, stanno diventando gli abilitatori chiave dei nuovi paradigmi di gestione dati. 

"Le mutate esigenze hanno portato a una nuova visione sui dati e a un nuovo modo di gestirli, orientato a chi li consuma anziché a chi li gestisce: questo cambiamento mette i reparti IT e di Business di fronte a nuove sfide, soprattutto perché i metodi tradizionali per esporre le informazioni cominciano a soffrire di lentezza e complessità. Ecco perché l'IT gioca ancora un ruolo primario nella gestione dei dati e nella loro messa a disposizione, aprendo la strada a cambiamenti tecnologici, culturali e organizzativi strettamente interconnessi" conclude Zinno.

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